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Parma Calcio

La cessione di Romagnoli è l’emblema di un mercato surreale

©Foto: Lorenzo Cattani

La cessione di Romagnoli è l’emblema di un mercato surreale

Una cessione a 35 minuti dalla chiusura delle trattative che lascia più che perplessi, ma che al contempo consente di trarre una conclusione nel fare il bilancio: il mercato del Parma è stato surreale.

La cessione di Simone Romagnoli, destinazione Lecce (club che per altro ha fatto incetta di difensori), lascia un vuoto tra i centrali del reparto arretrato dei Crociati. Eppure, l’ex Empoli si era anche ritagliato uno spazio da leader protagonista nelle prime 6 partite del campionato, salvo poi uscire dai radar: la sua gestione, tra infortuni ed esclusioni, non è stata francamente compresa e sul suo addio last minute aleggia un alone di mistero. Una partenza che, inoltre, non è stata rimpiazzata, così come già era accaduto dopo quella di Oosterwolde negli scorsi giorni. Forse un eccesso di fiducia e stima dei giocatori attualmente presenti in rosa, forse una mancanza di reali alternative da reperire sul mercato.
Un mese: un vero acquisto e una scommessa. Il calciomercato di gennaio ha portato alla corte di Pecchia un solo rinforzo richiesto, quello di Luca Zanimacchia: giocatore ben conosciuto e gradito al tecnico di Formia, ma che da solo difficilmente potrà colmare le lacune che un intero girone d’andata più le prime tre giornate del ritorno hanno messo in evidenza. Di certo il “colpo” rappresentato dal classe 2005 Mateusz Kowalski, arrivato nelle ultime ore dai polacchi dello Jagiellonia, non è quello che, hic et nunc, risolverà l’emergenza in zona gol.

Il problema maggiore del Parma — l’attacco — non è stato né affrontato né risolto: gli infortuni fisici che a turno hanno colpito tutti gli avanti, la mancanza di esterni offensivi di ruolo (Man e Mihaila continuano a non avere alternative, eccezion fatta per Zanimacchia che si candida però come titolare), il lungo digiuno di Inglese, l’identità da scoprire di Benedyczak, la fragilità di Charpentier. Tutti punti interrogativi cui il mercato di riparazione condotto da Pederzoli non ha dato alcuna soluzione. Ad aggravare poi la situazione del reparto offensivo c’è stata la cessione (una delle tre effettuate) di Tutino, partito verso Palermo in prestito con diritto di riscatto: in caso di Serie A dei rosanero, il Parma si sarà “liberato” definitivamente del giocatore, ma a fronte di una minusvalenze di 2 milioni circa.

Tre cessioni (quattro con quella “indiretta” del portiere Turk) e un acquisto. Difficile da credere per una squadra ambiziosa e facoltosa ma che in Serie B rischia di rimanere esclusa dall’obiettivo minimo rappresentato dai playoff, se non invertirà la rotta, e che avrebbe necessitato di qualche correzione in corsa. Davvero tutto surreale.

 

(Nella foto, l’ex crociato Simone Romagnoli – ©Foto: Lorenzo Cattani)
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