La trasferta di sabato pomeriggio a Cosenza (fischi d’inizio ore 16:15) metterà di fronte il Parma e Gennaro Tutino.
L’attaccante napoletano classe ’96 è un giocatore di proprietà del Parma, contratto fino a giugno 2025. Una storia tormentata quella con la maglia crociata, tra aspettative disattese, una Serie A mai raggiunta, incomprensioni, equivoci tattici e prestiti. Nella scorsa stagione il Palermo (da gennaio), in quella attuale il Cosenza. Il rendimento in campionato è in chiaroscuro: 18 presenze, 3 gol e un assist con i siciliani; 16 presenze, 4 reti e 2 assist con i calabresi. Giocatore importante ma non decisivo come ai tempi della Salernitana quando nella stagione 20/21 andò in doppia cifra segnando 13 reti in 36 partite.
L’avventura parmigiana non è mai decollata malgrado i 45 gettoni complessivi e i 7 gol tra Serie B e Coppa Italia. L’impegno e la cattiveria non sono mai mancate, per carità, ma la mancanza di adeguamento alle scelte tattiche di mister Pecchia, il quale lo schierava spesso sulla fascia sinistra offensiva (ruolo occupato oggi da Benedyczak), hanno inasprito i rapporti e spinto il giocatore a chiedere di andare via da Parma (Tutino si è sempre sentito a suo agio nel ruolo di prima o seconda punta). Cessione a tutti i costi, malgrado un contratto e un costo del cartellino pesanti per la categoria. Nel 2021, infatti, il Parma lo prelevò a titolo definitivo dal Napoli per 5,5 milioni di euro (più bonus).
Sabato si troveranno di fronte: il Parma e Pecchia contro Tutino, contro un Cosenza che in casa ha già perso 3 volte e subito 10 reti (solo Lecco e Feralpisalò hanno fatto peggio). Insomma, nessuno può permettersi di fare sconti. Poi in estate l’argomento Tutino – insieme al calciomercato – tornerà d’attualità.