Come ogni lunedì torna la rubrica di Sportparma “Il Gede Risponde”. Analisi e commenti sull’ultima partita del Parma che torna alla vittoria dopo un’astinenza lunga 17 partite e sull’intera giornata di serie A.
La firma inconfondibile è quella di mister Pietro Gedeone Carmignani il quale risponde alle domande della nostra redazione e a quelle di voi lettori che potete scrivere a info@sportparma.com.
Una liberazione, il Parma torna alla vittoria: quale è stata la chiave del successo sulla Roma?
“Un nuovo Parma, diverso nella formazione, con i sostituti che hanno migliorato il gioco, anche grazie alle qualità individuali. Un attacco tutto nuovo. Il Parma ha saputo soffrire, subendo la reazione della Roma, ma non ha mai rinunciato a giocare, trovando sempre il modo di ripartire. Nel secondo tempo è sempre stata la Roma a fare la partita, ma il suo possesso palla non ha trovato sbocchi, anche perché tutto il Parma era dietro la linea della palla”.
Rispetto al recente passato ha visto un atteggiamento diverso in campo?
“Ho visto grande attenzione, i crociati hanno lottato su ogni pallone. Sepe ha fatto solo una parata impegnativa. Roma poco brillante sia fisicamente che nelle idee, sicuramente stanca dalla partita di giovedì. Stanca e poco lucida, ma certamente sorpresa di affrontare un Parma così diverso e di sostanza. Vittoria strameritata che consente al Parma di covare nuove speranze salvezza e soprattutto ha dato una nuova strada da seguire anche nelle scelte individuali dei giocatori, perché ieri l’innesto dei giovani è stato determinante”.
Il ritorno ai tre punti coincide con “l’esplosione” di Mihaila e Man. Sono maturati nell’ultimo periodo o forse erano pronti anche prima?
“Forse i giovani erano pronti anche prima, ma fino a qualche settimana fa giocavano solo spezzoni di partite. Certo, serve l’ambientamento e la comprensione del calcio italiano e della lingua, ma questi ragazzi hanno qualità importanti che vanno coltivate e sfruttate”.
Lotta salvezza: è stata un fine settimana decisamente pro Parma…
“Davanti hanno perso tutte, ha perso il Benevento, lo Spezia, il Torino e il Cagliari… mentre il Parma ha vinto. Delle ultime sei il Parma è l’unica ad aver vinto. La speranza c’è, poi è pacifico che anche gli altri devono perdere. Il destino è nella mani dei ragazzi di D’Aversa ma molto dipende anche da chi sta davanti. Domenica c’è il Genoa, una vittoria può risucchiare anche la squadra di Ballardini. Lo stesso Spezia che sembrava fuori dai giochi dopo 2-3 sconfitte è tornata a sentire il fiato sul collo delle inseguitrici. Pensate se il Parma avesse vinto contro Udinese e Spezia… sarebbe fuori dalla zona retrocessione”.
L’Inter vince anche le partite più complicate. E’ il suo anno?
“L’Inter ha sofferto nel primo tempo l’impostazione difensiva del Torino che ha giocato a specchio, compatto e concentrato. L’Inter è una squadra che può fare gol in qualsiasi momento, il gol di Martinez certifica l’ottava vittoria consecutiva nel girone di ritorno. Il peso offensivo dell’Inter è superiore a tutti”.
Quel peso offensivo che oggi manca al Milan?
“Sì, al Milan mancano gli attaccanti, se avesse avuto uno tra Lukaku e Martinez probabilmente sarebbe ancora primo. Ieri il Napoli è riuscito a fare il suo gioco, mentre il Milan era meno determinato, ha vinto il Napoli per una certa padronanza nel possesso e per una maggiore intensità nel gioco. Il palleggio del Milan lo ha portato a creare fino al limite dell’area, ma poi mancava un uomo da area di rigore. Mancava un giocatore in grado di fare gol: Ibrahimovic ha giocato meno della metà della partite (13 su 27). Ripeto un concetto: la tattica ti fa arrivare fino agli ultimi 20 metri, poi serve l’attaccante che vede e sente la porta”.
La vittoria della Juve a Cagliari non cancella la delusione in Champions League?
“La partita col Porto non ha lo stesso valore di quella col Cagliari. La Juve ha fallito in Champions. Ha preso Ronaldo non per vincere gli scudetti ma la Champions. Il primo anno fuori ai quarti e gli altri due fuori agli ottavi. Il progetto Juve-Ronaldo è naufragato, è fallito. Tralasciando stare l’aspetto economico. Poi ieri Ronaldo ha risolto la gara con 3 gol nel primo tempo, contro un Cagliari che non ha potuto fare nulla. L’ultima speranza dei bianconeri è lo scudetto, anche se visto il distacco dall’Inter credo sia troppo tardi”.
L’Atalanta batte lo Spezia e si prepara nel migliore dei modi alla sfida contro il Real Madrid…
“Merito dello Spezia, che ha giocato un ottimo primo tempo, se l’Atalanta ha avuto difficoltà nell’imporre il proprio gioco; poi nella ripresa è venuta fuori la qualità dei singoli e lo Spezia è calato fisicamente come succede spesso nell’ultimo periodo. Pasalic è tornato ad alti livelli. Con questa vittoria Gasperini ha preparato nel migliore dei modi la trasferta di Madrid, la qualificazione non è impossibile. Un gol l’Atalanta è in grado di farlo e può rimette tutto in gioco”.
Il Crotone sfiora l’impresa contro la Lazio…
“La Lazio ha superato un buon Crotone che è ben disposto in campo da Cosmi, ma frutto del gran lavoro precedente di Stroppa. La Lazio ha sempre dei cali di pressione dopo ogni vantaggio. Inzaghi deve essere contento solo per i 3 punti”.
La lotta salvezza è sempre più intrigante: come vede il Benevento?
“Il Benevento è passato subito in svantaggio e ha faticato ad alzare i ritmi, mentre la Fiorentina si è chiusa ed ha agito di contropiede e ha ottenuto 3 punti pesantissimi. Il Benevento è abile nel contropiede, quando deve fare la partita come ieri diventa difficile. Va sottolineata ed esaltata a tripletta di Vlahovic , un ragazzo di 21 anni. Il Benevento deve rendersi conto che è stato risucchiato nella lotta salvezza”.
E il Genoa, prossimo avversario dei crociati?
“Genoa e Udinese hanno dato tutto per vincere la partita, ma che alla fine il pareggio è un risultato accettabile. Friulani imbattuti, il Genoa mantiene le distanze dalla zona salvezza. L’Udinese nel girone di ritorno ha un cammino da Champions League. Il Genoa non vince da 7 partite, è in una posizione di classifica tranquilla ma se perde a Parma viene risucchiato”.