Tocca a Roberto D’Aversa e Juraj Kucka analizzare il 2-2 di questo pomeriggio a La Spezia.
Un’analisi amara, l’ennesima di una stagione stregata che allunga ad otto la serie senza vittorie del tecnico abruzzese. Ecco le parole di D’Aversa, Kucka e Italiano (Spezia) nel post partita dello stadio Picco:
D’AVERSA: “Manca quella serenità dovuta al momento, quando si fanno due prestazioni come la scorsa e quella di oggi – dove siamo stati superiori all’avversario per numero di occasioni create – e torniamo a casa con due punti fatti c’è solo da recriminare. Anche sull’1-2 abbiamo avuto delle possibilità per arrotondare il risultato e non ci siamo riusciti. Poi ci vuole più applicazione, più determinazione nella fase difensiva perché abbiamo concesso due gol in maniera un po’ troppo facile.
C’è la delusione per un risultato pieno non portato a casa, ma c’è anche il fatto che la squadra fisicamente ha chiuso in crescendo perché dopo il pareggio abbiamo avuto l’occasione di vincerla e questo mi fa ragionare che si tratta più di un problema mentale che fisico.
Abbiamo avuto l’occasione per vincere la partita, non ci siamo riusciti e la mia rabbia è per il fatto che i ragazzi stanno dimostrando di non essere inferiori alle squadre avversarie: anzi, credo che contro l’Udinese ed oggi, per quanto riguarda le occasioni create, avremmo meritato qualcosa in più”.
KUCKA: “I punti persi nelle ultime partite per noi sono tanti. Perché succede questo non lo so, riusciamo a giocare 70 minuti, poi smettiamo e poi ricominciamo alla fine. E’ una cosa che ci chiediamo.
Sono cose che accadono nel calcio, gli infortuni fanno parte di questo ed è una cosa che non si può controllare. Se qualcuno si fa male, si fa male. Ci sono gli altri che poi devono essere pronti a subentrare e dare sempre il massimo. Ognuno di noi deve pensare a sé stesso e chiedersi se fa il massimo per vincere la partita. Siamo undici in campo e altri cinque pronti ad entrare”.
ITALIANO: “Abbiamo iniziato questa partita come il secondo tempo di Firenze, eravamo lenti e la palla girava piano. Poi, sotto di due gol, io ho cercato di modificare qualcosa e di mettere qualità che quella paga sempre. Così l’abbiamo ripresa e con un pizzico di concretezza potevamo fare anche il 3-2. Bravi però i ragazzi perché rimontare due gol non è mai facile”.
(Foto Parma Calcio 1913)