Alla vigilia di Fiorentina-Parma, Roberto D’Aversa ha parlato nel primo pomeriggio dalla sala stampa dello stadio Tardini.
“Due anni fa un risultato positivo ci ha permesso di raggiungere l’aritmetica salvezza, domani non sarà possibile ma il risultato ha la stessa valenza di due anni fa”. Parole chiare quelle del tecnico gialloblù, comprese quelle sul recupero di Gervinho che torna tra i convocati; ecco un riassunto della conferenza del pomeriggio di D’Aversa:
LA PRESTAZIONE CONTRO L’INTER: “A volte le sconfitte possono servire più di un risultato positivo. Se si va a ragionare sui due pareggi contro Udinese e Spezia, sono state più due occasioni perse. La prestazione ti fa ragionare in maniera positiva se affronteremo le prossime tredici partite con le stesse qualità mostrate giovedì contro la prima della classe, andando a limare qualche errore che ci sta penalizzando sul risultato finale”.
TROPPI GOL INCASSATI: “La squadra sta crescendo sotto l’aspetto fisico e sotto quello del concretizzare, anche se dobbiamo migliorare ancora. Stiamo subendo un po’ troppi gol, quello prima era un nostro punto di forza: alla fine nel campionato italiano, che si lotti per lo scudetto o per non retrocedere, i risultati si ottengono con le migliori difese”.
LA FIORENTINA: “Quello di domani è uno scontro diretto perché in caso di risultato pieno tireremmo non solo la Fiorentina ma anche altre squadre. Troveremo un avversario determinato, avremo di fronte una squadra che vuole allontanarsi da questo pericolo. E’ una gara importantissima, sappiamo cosa ci aspetta nonostante abbiamo avuto meno di 72 ore per prepararla.
Mentalmente dobbiamo giocare con la Fiorentina come se stessimo giocando con l’Inter. Il nostro obiettivo è sempre di fare un risultato pieno, di avere la serenità giusta che poi fa avere determinazione, intensità, affrontando la partita nel migliore dei modi e commettendo meno errori”.
CONVINZIONE NEI PROPRI MEZZI: “Dobbiamo andare in campo convinti dei nostri mezzi perché le qualità ci sono altrimenti non avremmo fatto una prestazione del genere contro l’Inter che sta dando tre gol a tutte le squadre a prescindere dall’avversario che ha di fronte. La stessa Udinese stava vincendo mercoledì sera contro il Milan fino al 94′, eppure nel confronto con lui avremmo meritato noi di vincere”.
GERVINHO E L’UNDICI TITOLARE: “Il provvedimento disciplinare nei confronti di Gervinho è nato e morto dopo la stessa gara con l’Udinese. Lui dopo si è fatto male durante la rifinitura della partita con lo Spezia, ha fatto degli allenamenti differenziati e oggi si è allenato con la squadra. Sono valutazioni che mi riserverò fino all’ultimo momento, non soltanto per Gervinho ma per tante altre situazioni. Il fatto che si è giocato giovedì sera e si rigioca in maniera così ravvicinata fa sì che le valutazioni vengano fatte fino all’ultimo momento, considerando il recupero dei singoli e tutto il resto. Si cerca comunque di mandare in campo gli 11 più prestativi”.
MAN: ” Dennis è molto bravo, è un giocatore molto tecnico quando ha la palla e può fare ancora meglio. Quello che deve migliorare, dal mio punto di vista, è sulle palle un po’ più sporche. E’ bravo a lavorare tra le linee, a ricevere, ma per diventare un calciatore forte in Italia bisogna migliorare sulle palle un po’ più sporche e non solo su quelle semplici. E, soprattutto, sull’interpretazione della fase difensiva. Le qualità fisiche le ha, facendo dei test abbiamo notato che ha sia resistenza che intensità”.
LA CRESCITA DI PEZZELLA: “Giuseppe è migliorato, sta diventando un calciatore completo a differenza degli altri anni dove doveva migliorare l’aspetto difensivo. Adesso credo stia diventando un calciatore completo e lo dimostrano sia gli assist fatti quest’anno ma anche la fase difensiva in cui si sta ben comportando”.