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Parma Calcio

Da problema a titolare inamovibile, la metamorfosi di Man

Da problema a titolare inamovibile, la metamorfosi di Man

Ne sono successe di cose in questi 14 mesi di avventura parmigiana.

Dennis Man è arrivato a Parma con gli squilli di tromba nel gennaio dello scorso anno (2021), per una cifra intorno ai 13 milioni di euro (più bonus), che fece storcere il naso a molti, addetti ai lavori e tifosi. Una cifra che fino a poco tempo fa sembrava averlo rapito e imprigionato, dentro e fuori dal campo, tra incomprensioni ed equivoci tattici, tanto da essere il giocatore più chiacchierato dell’ultima sessione del mercato invernale.
Fischiato dai tifosi, sballottato su giornali e siti sportivi di mezza Europa e non solo: Italia, Romania, Francia, Germania, Inghilterra e, soprattutto, Turchia. Lo volevano tutti, non lo ha preso nessuno, anche perché, giustamente, il Parma non ha voluto fare regali a nessuno, correndo anche il rischio di deprezzare il cartellino del giocatore che, quale in quel periodo, era ai margini del progetto tattico.

Chiusa la finestra di mercato e cancellato le scorie del recente passato, compresa la retrocessione dalla A alla B, dottor Iachini si è dedicato anima e corpo al giocatore rumeno, curandolo dentro e fuori dal campo, parlandogli a lungo, facendogli vedere video su video, indottrinandolo nel nuovo ruolo di quinto di centrocampo.
Diversamente per Man sarebbe stato difficile trovare il campo. E il ragazzo nato a Vladimirescu, che fino all’ora aveva sempre giocato in un tridente offensivo, a piede invertito, come va di moda, ha inserito la retromarcia e si è adattato al nuovo ruolo. Lo ha fatto con convinzione, dedizione e qualità; cancellando di colpo la scia di scetticismo che si portava dietro.

Ed ecco la metamorfosi: dal 4-3-3 al 3-4-1-2. Una trasformazione che fa venire in mente quella di Ivan Perisic, arrivato all’Inter come esterno offensivo e da due anni a questa parte impiegato stabilmente e con successo nel ruolo di quinto di centrocampo. Qualcuno si è affrettato a definire questa mossa (Man) come l’ennesima “follia” tattica della stagione, ma dopo poco si è dovuto ricredere, perché nelle ultime 5 partite di campionato Man è sempre stato titolare e le sue prestazioni sono state in crescendo.
Non più 40-50 metri di campo da coprire, ma tutta la fascia sinistra. Un po’ terzino, un po’ ala, un po’ attaccante esterno. Un mix esplosivo, a prova di resistenza, che finalmente ha fatto splendere la luce e la fantasia di questo ragazzo di 23 anni che fino a ieri assomigliava più ad una meteora che ad un gioiellino. Corsa, dribbling e assist deliziosi. Oltre ad un atteggiamento difensivo che fa ben sperare, sebbene ci sia ancora tanto da fare. Il rendimento di quest’annata: 19 presenze, 3 gol un assist.

Mi piace giocare davanti ma per la squadra gioco dove c’è bisogno” aveva spiegato dopo la rotonda vittoria contro il Pordenone. E così è stato. E’ un altro Man. Un altro giocatore, nella testa e nelle gambe. Un’arma in più a disposizione di Iachini per il finale di stagione. Il futuro poi si vedrà.

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