La forte delusione post Cagliari non è facile da digerire, ma il tempo impone al Parma di rimettersi subito in carreggiata e programmare la prossima stagione (2023-23).
La continuità del progetto fondato sui giovani non è in discussione, così come il progetto di ampliamento del Centro Sportivo di Collecchio (in attesa di conoscere le intenzioni sullo stadio Tardini), restano da capire quali saranno le linee guida del patron Kyle Krause sul fronte calciomercato. E, soprattutto, quanta voglia avrà ancora di investire ingenti risorse economiche in assenza di risultati sportivi, cioè il ritorno in serie A. D’altronde i numeri delle ultime tre stagioni fanno riflettere e impongono una profonda riflessione: 129 punti in 114 partite (media 1,13 punti a partita).
In questi giorni, prima del ritorno negli Stati Uniti, il presidente dell’Iowa dovrà indicare le strategie per l’annata 2023-24 (non solo per la prima squadra), il che significa indicare il budget e le strategie di calciomercato, rinnovare o meno i contratti di giocatori e allenatore prossimi alla scadenza (2024). Ed eventualmente accettare
Dal quartier generale gialloblù non filtrano informazioni, ma all’orizzonte non sembra esserci la volontà di fare una “rivoluzione”, dentro e fuori dal campo. Certo, gli introiti previsti per la prossima stagione saranno esigui (la serie B non consente di fare altre previsioni) e il monte stipendi “monstre” delle ultime due stagione dovrà – necessariamente – essere abbassato, anche e soprattutto attraverso la vendita dei tanti giocatori in esubero che a fine mese rientreranno dai rispettivi prestiti (leggi qui). Un compito (complesso) che spetterà alla squadra mercato crociata capitanata da Vaeyens, Pederzoli e Notari, oltre a Lucarelli (area prestiti). Acquisti e cessioni, ma anche diversi nodi da sciogliere, Buffon in primis.