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Calcio Serie A

Scommesse illegali: indagati 12 giocatori di Serie A, c’è Cancellieri

Inter Parma 3 1 15a giornata Serie A 2024 2025 espressione di rammarico sul volto di Matteo Cancellieri
©Foto: Lorenzo Cattani

Dodici calciatori di Serie A sono indagati dalla Procura di Milano per scommesse su siti illegali, non legate al calcio. A darne notizia è il Corriere della Sera, che fa anche l’elenco dei nomi: tra questi c’è Matteo Cancellieri, attaccante del Parma dalla scorsa estate.

I fatti risalgono al periodo 2021–2023 e sono emersi analizzando le chat sui telefoni di Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, già sanzionati dalla giustizia sportiva. Nessuno dei giocatori coinvolti si è mai “venduto” le partite, anzi: qualcuno mostra di aver giocato per lo più su altre discipline. Il movente? Non arricchirsi ulteriormente più di quanto non garantiscano i favolosi emolumenti corrisposti dai club, bensì riempire il troppo tempo libero nei ritiri delle proprie squadre e soprattutto della Nazionale. Ma «è un fiume di soldi quello che – scrive il CdS – numerosi calciatori di serie A hanno riversato nelle tasche di due gestori di piattaforme illegali di scommesse online (Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera), i quali per gli inquirenti si sarebbero fatti aiutare dai tre amministratori (Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini) di una gioielleria milanese adoperata come ingegnosa “banca” per regolare in maniera occulta i conti delle scommesse».

In sostanza, i calciatori scommettevano ingenti somme su piattaforme illegali online e poi, per saldare, venivano indirizzati a una gioielleria di Milano dove fingevano di acquistare orologi di lusso con bonifici tracciabili. Gli orologi in realtà restavano in negozio, ma ai giocatori veniva emessa una fattura su un acquisto fittizio. La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 1,5 milioni di euro; cinque richieste di arresti ai domiciliari; una dozzina, invece, i calciatori inquisiti, tra i quali sono da annoverare il centrocampista milanista Alessandro Florenzi (nazionale nel vittorioso Europeo 2021), l’allora attaccante romanista Nicolò Zaniolo (oggi Fiorentina), il portiere juventino Mattia Perin e il compagno centrocampista americano Weston James Earl McKennie, gli ex juventini argentini campioni del mondo Leandro Paredes e Angel Di Maria, il difensore della nazionale e dell’Atalanta (all’epoca all’Inter e al Torino) Raoul Bellanova, il centrocampista della nazionale e del Torino (all’epoca all’Empoli) Samuele Ricci, l’attaccante del Padova (all’epoca alla Cremonese) Cristian Buonaiuto, l’attaccante di Lazio e Empoli (oggi al Parma) Matteo Cancellieri, il difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo (Leeds United), oltre al tennista Matteo Gigante e un’altra decina di non sportivi.

«Sono indagati per il comma 3 della medesima legge del 1989, e cioè per l’ipotesi (dedotta dall’esame delle chat sequestrate a Tonali, Fagioli e De Giacomo) che nello stesso periodo abbiano partecipato sulle piattaforme illegali organizzate da De Giacomo, Frizzera e Marinoni non a scommesse sul calcio ma a giochi non autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in particolare alle partite di poker su tavoli online all’interno dei quali era possibile per gli organizzatori creare “stanze chiuse” protette da password e decidere i partecipanti al gruppo di gioco. La contravvenzione non è un problema enorme dal punto di vista penale, perché può essere sanata con una oblazione, pagando cioè la metà del massimo dell’ammenda prevista, quindi in questo caso con 250 euro. Ma la contestazione può essere più dannosa per i giocatori sul piano disciplinare, perché può attivare la giustizia sportiva attraverso la richiesta di trasmissione degli atti da parte della Procura della Federcalcio» spiega il corriere della Sera.

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