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Calcio Serie A

Lotta salvezza: scontri proibitivi nella 32ª giornata

Monza Parma 1 1 29a giornata Serie A 2024 2025 i capitani delle due squadre con i tifosi biancorossi sullo sfondo
©Foto: Lorenzo Cattani

Non è ancora il momento dei verdetti in Serie A, ma la 32ª giornata può segnare uno spartiacque per le squadre in lotta per la salvezza, per le quali si prospetta un weekend proibitivo.

Chi dovrebbe ottenere prima di tutti un verdetto matematico è il Monza, che ha ancora 18 punti a disposizione per evitare una retrocessione ormai scritta al netto del suo pingue bottino a quota 15 (a -11 dal Lecce, diciassettesimo e quindi salvo). Nesta le sta provando tutte per cercare di salvare la squadra brianzola ma non sta ottenendo risultati: 2 pareggi e 5 sconfitte dal suo ritorno in panchina, avvenuto il 10 febbraio. Domani, in uno scontro della disperazione, i biancorossi dovranno affrontare il Venezia (penultimo con 21 punti), che dal 3 febbraio in poi (giorno della cessione di Pohjanpalo al Palermo) ha perso la propria efficacia sotto porta: gli arancioneroverdi sono andati a segno solo 2 volte (con 2 gol all’attivo) su 8 gare. Eppure, mister Di Francesco ha trovato almeno un rimedio per la difesa che nelle ultime 6 uscite ha incassato appena 3 gol (uno dal Como, uno dal Bologna e uno dal Lecce), pur affrontando attacchi blasonati come quelli di Lazio, Atalanta e Napoli: tutte tenute a bocca asciutta da Radu e soci. Al “Penzo” sarà una sfida determinante per i lagunari – attesi dalla prima di due vere finali: la prossima con l’Empoli – per tornare in corsa per la salvezza che dista appena 4 lunghezze e per evitare di rigiocare questa partita il prossimo anno nella serie cadetta.

La sestultima giornata di campionato rappresenterà, invece, un tour de force per le quattro squadre che lottano dal 15° al 18° posto. E dovranno affrontarlo tutte quante in trasferta. L’Empoli, terzultimo in classifica, è atteso lunedì sera dal Napoli in una gara in cui i partenopei partiranno col favore dei pronostici, anche perché l’attuale stato di salute dei toscani – che non vincono una partita di Serie A dallo scorso 8 dicembre (1-4 sul Verona) – fa presagire che al “Maradona” la gara sarà a senso unico. In più sulla squadra di mister D’Aversa piovono brutte notizie anche dall’infermeria: in settimana Żurkowski e Kouamé (che si è rotto il legamento crociato) sono finiti sotto i ferri: per entrambi la stagione finisce qui.

Gara esterna molto impegnativa anche per il Lecce che sfiderà la Juventus del nuovo tecnico Tudor (4 punti in 180′) allo Stadium do Torino: all’andata i salentini pareggiarono nel recupero con una rete di Rebic, ma ora sono reduci da 1 punto nelle ultime 6 gare che ha assottigliato il margine di vantaggio (+2) sull’Empoli. Ora più mai più Giampaolo necessità dei gol del bomber Krstović, autore del 45% dei gol della squadra: 10 marcature sulle 22 totali sono del montenegrino.

Il Parma, invece, dovrà cercare di tener testa alla Fiorentina, che ieri sera ha espugnato il campo degli sloveni del Celje in Conference League: domenica, al “Franchi”, mister Palladino schiererà la formazione titolare e non si priverà della coppia da 23 gol Kean-Gudmundsson (i viola in tutto ne hanno fatti 49). Da quando Chivu è arrivato sulla panchina ducale, il Parma ha migliorato nettamente la fase difensiva e ha concesso solo 6 reti alle avversarie: 4 di queste a Torino e Inter nelle sfide casalinghe.

Infine, il Cagliari di Davide Nicola, che di salvezze (disperate e insperate) se ne intende – chiedere per credere ai tifosi di Crotone, Salernitana ed Empoli – dovrà giocare contro l’Inter a San Siro. Una sfida chiaramente difficile per una squadra che in questa stagione non è mai andata oltre il pareggio contro una big: gli isolani, tra andata e ritorno hanno collezionato appena 5 punti contro le attuali prime nove della classifica. Ma si sa che le partite decisive accendono l’animo delle squadre di Nicola che, dopo la vittoria contro il Monza e il pareggio di Empoli, si carica per provare a tornarsene in Sardegna con un risultato utile.

Tra sfide proibitivi, trasferte spinose e un unico scontro diretto in programma, il 32° turno di campionato rischia di vedere restare ferme al palo quasi tutte le formazioni in lotta per non retrocedere. Si salvi chi può.

 

(ha collaborato Gabriele Dimarco)

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