447 minuti in campionato e 90 in Coppa Italia. Tanto è durata la breve parentesi di Cristian Rodriguez, ai più conosciuto come “El Cebolla”. 537 minuti con la maglia crociata, culminati con l’ingiusta espulsione di ieri ma sottolineata da una grande standing ovation che il Tardini riserva a pochi giocatori. Il giusto tributo ad un ragazzo che in così poco tempo ha fatto emergere tutte le sue qualità di lottatore, ma senza sminuire le indubbie qualità tecniche del mancino uruguaiano. Il suo arrivo a Parma (“Sono qui per salvare il Parma” aveva detto) ha il sapore della “truffa” o meglio dell’imbroglio. Rodriguez, infatti, è uno di quei pochi giocatori che gestisce i propri affari senza l’aiuto di alcun procuratore. E questo lo ha reso vulnerabile alle scialbe promesse del petroliere albanese Rezart Taçi. Ha detto sì perché il nome Parma, e la sua storia calcistica, sono conosciute in tutto il mondo. Una storia di coppe e grandi imprese che oggi qualcuno sta provando a cancellare in modo indegno. “La città è stata buona con me – ha spiegato El Cebolla a Parmafanzine – qui ci sono persone che non meritano quello che sta succedendo. In bocca al lupo Parma>. 537 minuti per entrare nel cuore di un’intera tifoseria. Anche questo è un piccolo record-trofeo che si aggiunge alla già ricca e prestigiosa bacheca di Rodriguez.