Le indiscrezioni e gli spifferi cominciano a moltiplicarsi. E questo potrebbe essere un buon segnale in vista di una possibile asta giudiziaria. Il futuro del Parma si gioca su più tavoli, tra inchieste della magistratura, istanze di fallimento e voci di possibili acquirenti che in questi giorni stanno muovendo i primi passi. Nei giorni scorsi Sportparma vi aveva anticipato la pista tutta parmigiana che porta al manager Andrea Pontremoli, attuale socio al 49% della Dallara Automobili. Pontremoli avrebbe messo insieme un gruppo di importanti e facoltosi imprenditori locali, i quali sarebbero disposti a rilevare il club dall’asta fallimentare, accollandosi tutti i debiti sportivi. Ripartendo così dalla serie B.
L’altra pista porta ad un fondo americano, come anticipato da Stadiotardini.it, ma al momento i nomi restano top secret. Una pista di cui sarebbe a conoscenza anche il presidente della Figc Carlo Tavecchio.
Entrambe le cordate aspettano di capire come si evolverà la situazione, come è noto la data fondamentale è quella del 19 marzo, quando il tribunale fallimentare dovrà pronunciarsi sul futuro del club crociato. Sempre che il presidente Giampietro Manenti non tiri fuori un coniglio dal cilindro; lo dovrà fare entro giovedì quando scadrà il termine ultimo per presentare in tribunale il piano di risanamento.