E’ un’accusa pesante quella che arriva da Gaston Ramirez, l’uruguaiano della Sampdoria, che attraverso le colonne del quotidiano Il Secolo XIX ha gettato forti sospetti su alcune imprecisate squadre di serie A nella gestione dell’emergenza coronavirus. Parole che al momento non trovano conferme in serie A, ma alimentano i sospetti:
“Sono giornate dure, sentire di tutti quei morti… Io e la mia famiglia stiamo bene grazie al cielo, consapevoli che dobbiamo dare il nostro contributo, stando a casa. Abbiamo affrontato la nostra emergenza con tranquillità, sentendo spesso i nostri compagni contagiati, che ci hanno sempre tranquillizzato sulle loro condizioni. La Sampdoria non ha tenuto nascosto nulla, tante altre squadre sì; e non capisco perché. E’ una mancanza di rispetto verso chi è stato trasparente e verso le persone che sono entrate in contatto con i contagiati. Rivelare di avere il virus non è una macchia sulla fedina penale, è questione di salute, di etica. Se si vuole vincere la guerra bisogna isolare i contagiati. Qualcuno pensa seriamente che in serie A solo la Sampdoria abbia avuto 5, 6 o 7 contagiati?”.