Spegne oggi le 80 candeline Alberto Michelotti, l'arbitro internazionale, del quartiere Oltretorrente, che in molti ricordano come un personaggio schietto e sempre sincero.

Una figura che potrebbe ispirare molti arbitri moderni. In questi giorni è uscito il libro dal titolo “Dirige Michelotti da Parma” scritto da Claudio Rinaldi (prefazione di Gianni Mura) ed edito da Mup editore. Un libro che ripercorre la lunga carriera di Michelotti (professione meccanico), piena di aneddoti e di leggende, che rispolvera un calcio d’altri tempi; un calcio genuino e romantico, senza sospetti e senza troppi soldi. Sono 145 le partite arbitrare in serie A, 115 in B. 86 le gare internazionali. “Se c’è c’ è una partita tosta bisogna mandare Michelotti” diceva il designatore degli arbitri e infatti il suo nome viene ricordato per il carattere duro e inamovibile, come quando nel lontano 1969, alla sua prima apparizione a San Siro (Inter-Verona) mostro’ il cartellino rosso a Mariolino Corso con conseguente squalifica di cinque turni. Nel corso degli anni è diventato amico di personaggi illustri del mondo del calcio, da Trapattoni a Pelè, da Beckenbauer a Rivera. Da molti anni Michelotti partecipa ad alcune trasmissioni televisive senza però avere l’autorizzazione dell’Aia, per questo è stato deferito dalla procura federale. Assurdità del calcio moderno.