L'allenatore doriano confida nell'entusiasmo dei giovani e, nonostante le assenze in attacco, si dice tranquillo in vista della trasferta in casa dei crociati: à‚«La Sampdoria non cambierà  atteggiamento tatticoà‚».
Entusiasmo. Questo è il concetto espresso da Gigi Del Neri per esprimere le sensazioni con le quali la Sampdoria si appresta ad affrontare la difficile trasferta di Parma, priva degli infortunati Castellazzi e Cassano e degli squalificati Pozzi e Pazzini. L’entusiasmo dei giovani, quelli chiamati a non far rimpiangere i più illustri colleghi, come il serbo Scepovic «che ho visto bene, come Elsneg e Testardi del resto – spiega il tecnico doriano durante la conferenza stampa che anticipa l’allenamento del venerdì -. Sono ragazzi giovani, di valore, che mostrano sempre grande voglia quando si allenano con la prima squadra e mi stupirei del contrario». L’uomo di Aquileia però non si sbilancia sulla formazione che ha intenzione di schierare al “Tardini”. «La Sampdoria non perderà la propria fisionomia di gioco anche in quest’occasione – taglia corto l’allenatore blucerchiato -. Potremmo giocare con una punta di ruolo, ma anche due, perché no? Di sicuro non cambieremo atteggiamento tattico e non giocheremo con un difensore in più: poi che in attacco ci sia Guberti, Mannini oppure due ragazzi della Primavera cambia poco. Chi scenderà in campo darà il massimo per aiutare la squadra ad ottenere un risultato positivo».
Non esclude un attacco baby: piena fiducia dunque nei ragazzi della Primavera?
«Ragazzi si fa per dire. Io a vent’anni ero già sposato con un figlio, quindi figuriamoci se non possono giocare una partita di calcio. Si allenano spesso con la prima squadra e quindi hanno tutte le carte in regola per giocare titolari, grazie anche all’aiuto dei compagni più esperti che li agevoleranno nei minuti iniziali. Noto un po’ di scetticismo, ma non è una sorpresa: questa sensazione c’era anche ad inizio stagione quando gettai nella mischia Poli, Rossi e poi Cacciatore, ma per me non è un problema».
Mister, dal “Meazza” si poteva tornare anche con qualcosa in più del punto ottenuto?
«Non sono d’accordo. I commenti sulla battaglia, come l’avete definita voi, con i nerazzurri sono stati svariati: la Sampdoria ha giocato in un undici contro nove per poco più di mezzora, quando invece sembrava che avessimo giocato per 90 minuti con due uomini in più. In parità numerica la squadra ha retto bene il confronto con l’Inter e quando Pazzini è stato espulso l’Inter è riuscita a costruire l’unica vera occasione da gol dell’incontro. L’Inter è una squadra che si difende sempre con sette uomini in difesa: anche con il Chelsea mercoledì è stato così; quindi per loro anche con due uomini in meno l’atteggiamento difensivo non è mutato. Al massimo hanno dovuto cambiare modo di attaccare, passando da una linea offensiva a tre ad un solo elemento in avanti, prima Milito e poi Eto’o».
Il Parma è partito forte in campionato. Poi, com’è accaduto anche alla sua Sampdoria, ha subito un calo. Che squadra si aspetta?
«Al contrario di quanto fecero alcuni miei colleghi nelle settimane passate, quando la Sampdoria faticava a fare risultato, dico subito che preferisco guardare in casa mia e non curarmi dei problemi altrui: non mi permetto di dare consigli a colleghi che sanno fare benissimo il loro lavoro. Hanno avuto problemi, ma restano una squadra difficile d’affrontare: fanno della forza e dell’aggressività le loro armi migliori e hanno individualità tali che possono cambiare l’andamento di una partita in qualsiasi momento. Noi dovremo affrontare il Parma con un livello altissimo di concentrazione e consapevoli che in questo momento stiamo facendo il massimo».
L’a.d. Beppe Marotta ha detto che, raggiunta quota 40 punti, la Samp proverà ad eguagliare se non addirittura a migliorare il record di 61 punti conquistati sotto la gestione Novellino. Traguardo raggiungibile?
«Il nostro obiettivo primario è quello di migliorare la classifica della scorsa stagione, ovvero fare più di 46 punti. Raggiunta quella quota, proveremo a fare un gol in più dell’anno scorso, quindi domenica dopo domenica vedremo cosa saremo in grado di fare, ma il direttore non ha mai parlato di 61 punti. Di sicuro faremo il massimo da qui al 16 maggio per arrivare il più in alto possibile».