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Calcio Serie A

Parma-Udinese: le voci dei protagonisti

Parma-Udinese: le voci dei protagonisti

La divisione della posta in palio sembra accontentare i protagonisti di entrambe le squadre, soprattutto il Parma che dal 31' del primo tempo ha dovuto giocare con l'uomo in meno. Qualche rammarico, ma non troppo, in casa Udinese. Ecco le voci dei protagonisti.

GUIDOLIN: Le stagioni sono fatte di momenti e questo è un momento in cui l‘episodio non solo non ci gira giusto, ma a volte lo fa anche al contrario. La partita quindi si può commentare in due fasi. All‘ inizio nei primissimi minuti siamo partiti bene, la gara è stata equilibrata ed abbiamo avuto una grande chance di andare in vantaggio e lì poteva sbloccarsi qualcosa. Non ce l’ abbiamo fatta anche perché Handanovic ha fatto una grande parata e la palla è rimbalzata sul palo se non sbaglio. Dopo tre minuti ci siamo trovati con lo 0 a 0 ed inferiorità numerica. Da quel momento in poi devo ringraziare i miei giocatori e il pubblico presente che ci ha sostenuti durante tutto l’incontro. E’ un segnale importante quello dato dalla squadra oggi. E’ difficile venire da tre sconfitte, non riuscire ad andare in vantaggio, trovarsi sotto di un uomo ma non mollare e continuare a giocare fino alla fine. E’ stata più brava l’Udinese di noi in 11 contro 10. Accetto il risultato finale ma mi sarebbe piaciuto giocare in undici contro undici, anche sbagliando il rigore. La cosa che si poteva benissimo evitare era quella mini rissa. Sono convinto che Biabiany non abbia visto Lukovic. Il ragazzo era a terra e dovevamo buttare fuori la palla. Nel momento in cui riconosciamo di aver sbagliato e chiediamo scusa al giocatore a terra ritengo che la cosa debba finire lì. Solo dieci giorni fa abbiamo disputato con la Juventus una delle gare più intense dal punto di vista fisico. Sabato ci saranno tre squalificati e spero di recuperare alcuni giocatori perché noi andiamo forte e non si possono mantenere questi ritmi per tutta la stagione.

LEONARDI: Finalmente abbiamo cancellato il -12 dalla lavagna e messo -11. Noi di certo abbiamo avuto la consapevolezza che, dal possibile vantaggio con il calcio di rigore, dopo poco siamo stati in una situazione di svantaggio. A quel punto è uscito il grande cuore della squadra e il suo attaccamento. Valori non da poco. Ringrazio tutta la gente che ho visto prima della partita e i tifosi che mi hanno regalato attestati di stima. Sono grato a loro, alla proprietà perché mi hanno dato tanto da un punto di vista umano. Ci siamo tolti molte soddisfazioni insieme: non potrò mai dimenticare Udinese-Sporting Lisbona, Udinese-Dortmund. Queste sono pagine che rimarranno nella storia dell’Udinese e del sottoscritto. Calciomercatoe nuovi arrivi? Sì, domani dovremo ultimare le cose, nell’ambito del passaggio di Vantaggiato dal Torino al Padova. Dopo Rispoli, come vedete, ci stiamo indirizzando su giocatori di prospettiva che dovranno essere il nostro futuro.

DZEMAILI: Noi non abbiamo concesso spazi. Era importante raddoppiare a sinistra con Lucarelli e lo abbiamo fatto. Eravamo molto stanchi negli ultimi quindici minuti, in cui era difficile andare in avanti. La rissa? Loro sono andati in quattro contro Biabiany e noi abbiamo chiaramente difeso il nostro giocatore. Poi nel parapiglia neppure io sono riuscito a vedere molto. Adesso siamo a ventinove punti e ci mancano undici punti per salvarci. E’ questa la cosa più importante di oggi. Siamo stati combattivi e questo è un aspetto positivo: abbiamo mostrato il cuore più che la gamba.

PACI: Sì, un punto guadagnato. Tante partite vanno a finire così. Oggi abbiamo rischiato di vincere e quando è arrivato l’episodio del rigore ho pensato che avremmo vinto. Poi abbiamo sbagliato il rigore e l’espulsione ha cambiato gli equilibri della partita. Abbiamo giocato in dieci per metà primo tempo e per tutto il secondo tempo. L’affanno è una cosa normale. Quando eravamo in undici la partita la facevamo solo noi. Prima dell’espulsione siamo stati il vero Parma, continuando così credo che per la salvezza non ci siano problemi. Purtroppo nelle ultime tre partite tutti gli episodi ci stanno girando contro. Anche oggi in sei minuti è cambiata la partita e da tre possibili punti siamo passati ad uno. Però c’è da sottolineare lo spirito della squadra. Non abbiamo mollato mai. Nell’anno che siamo retrocessi, partite come quella di oggi le perdevamo. Oggi invece abbiamo portato a casa un punto.

MIRANTE: Era iniziata bene, abbiamo cominciato a fare il nostro gioco. Poi è arrivata l’occasione del rigore, penso che Handanovic sia stato bravo. Ha fatto la differenza col suo intervento. Dopo l’espulsione siamo stati costretti a difenderci con ordine e a cercare di ripartire. Loro concedevano qualche contropiede. Siamo stati bravi a rimanere compatti e a concedere poco. Il rigore sbagliato ci può stare, ma ha influito meno dell’espulsione. Anche se devo dire che nonostante l’inferiorità numerica eravamo ben messi in campo. Sbagli un rigore e perdi un uomo, di solito queste partite si perdono. Oggi abbiamo guadagnato un punto, possiamo ripartire da questa buona prova. Oggi abbiamo mostrato compattezza e solidità.

DE BIASI: La continuità di risultati è stata importante. Ma sono anche rammaricato per i due punti lasciati. Dovevamo sfruttare meglio la superiorità numerica, ma anche in parità avevamo avuto il piglio giusto. Il rammarico poteva diventare il rigore, ma va detto che nasce da un fallo davanti alla panchina di Guidolin su Sanchez. Se un giocatore salta l’uomo e viene buttato giù si fischia. Cosa mi é piaciuto dei mie? L’esser corti, il fatto che la squadra si è aiutata, purtroppo siamo mancati nella finalizzazione. Il Parma è rimasto in partita e cercato di fare quel che poteva. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto a metà. La rissa? E’ stata una cosa dovevamo migliorare. Biabiany non si è accorto, ma una volta riconosciuto l’errore dovevamo fermarci li evitando ammonizioni. Le scintille nascono a volte dal nulla.

HANDANOVIC: Oggi è andata bene, ci è mancato solo il gol. Eppure ci abbiamo provato in tutti i modi. Però ci serviva la vittoria. Il rigore? Amoruso ha tirato bene, è un attaccante di categoria, ma io non amo giudicarmi. Però due o tre mesi fa una partita così l’avremmo persa. Adesso la squadra c’è, e io guardo anche i lati positivi, tipo che non abbiamo preso gol. Ci siamo difesi bene e abbiamo cercato le ripartenze. Abbiamo fatto un punto in trasferta, adesso guardiamo avanti. Solo con una vittoria possiamo invertire le cose. Io sono fiducioso. Il fatto è che ci teniamo ad uscire da questa crisi, non siamo certo contenti di questa situazione. Non la meritiamo, ma non possiamo pensare che per questo tutto debba essere facile. Sono contento che la squadra abbia dato tutto.

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