Si è parlato della partita ma era inevitabile affrontare anche il tema calcioscommese nella conferenza stampa di Cesare Prandelli. Il pullman della nazionale è arrivato alle 18,20, e c'era anche Leonardo Bonucci, indagato come Domenico Criscito, escluso dai convocati dal ct.
“E’ stata una giornata difficile, ma sarebbe stato peggio se queste cose si fossero sapute 3-4 giorni dopo – ha esordito Prandelli – E’ il calcio, è la vita, e non devono esserci scuse per chi ha sbagliato. Questa però resta una bella nazionale: la nostra immagine non è intaccata”. Sui giocatori coinvolti Prandelli è stato categorico. Soprattutto su Criscito, del quale ha parlato con rammarico mentre spiegava la sua esclusione dai 25 che sfideranno il Lussemburgo a Parma. “Criscito se convocato avrebbe vissuto una pressione che nessun essere umano può sopportare, prima di tutto. Inoltre un pm lo avrebbe potuto chiamare in qualsiasi momento, magari prima di una partita – ha spiegato, virando poi su Bonucci, per ora da lui scagionato – Non abbiamo ricevuto alcun documento ufficiale, non risulta nulla nè a noi nè a lui. Lo vedo tranquillo e anche noi lo siamo”.