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Ghirardi e Zaccardo lanciano la sfida del Parma al Milan: Sono i più forti, ma ci proveremo

Ghirardi e Zaccardo lanciano la sfida del Parma al Milan: Sono i più forti, ma ci proveremo

Mancano solo tre giorni alla sfida contro il Milan. La partita contro la capolista di sabato sera al Tardini è molto attesa e sentita nell'ambiente gialloblù, dove si sogna una grande impresa.

Del match contro i rossoneri ha parlato oggi per primo il presidente del Parma Tommaso Ghirardi, intercettato dai giornalisti prima di entrare in conferenza stampa in Comune per l’atto finale della Partita del Cuore tenutasi al Tardini lo scorso 30 maggio. “Sappiamo cosa ci aspetta nella sfida con i rossoneri, paradossalmente potrebbe essere la partita più facile da preparare, visto la squadra che andiamo ad affrontare è la più forte del campionato – ha detto Ghirardi – E’ ovvio che gli stimoli non manchino, che c’è la voglia di fare l’impresa. E’ una delle partite più semplici da affrontare perché c’è molta serenità e convinzione nei propri mezzi”. La classifica preoccupa un poco Ghiardi. “Avessimo i tre punti guadagnati sul campo contro Genoa e Napoli saremmo più tranquilli. Bisogna considerare però che 6 punti sono sempre 6 punti. Non bisogna sottovalutare nessuno ed è chiaro che se li avessimo saremmo più tranquilli – ha aggiunto Ghirardi che ha parlato anche del bilancio – Migliorare è il motivo per cui lavoriamo tutti i giorni, sotto il profilo del bilancio siamo già messi bene. Ora pensiamo a migliorare la classifica”.

A fare eco al presidente il difensore Cristian Zaccardo. “Il Milan è la favorita per lo scudetto ed è in gran forma: Ibra in pratica sta vincendo quasi da solo, Nocerino come tocca palla fa gol Thiago Silva è il miglior difensore forse d’Europa – ha detto Zaccardo oggi in conferenza stampa a Collecchio – A noi manca qualche punto, dobbbiamo migliorare, abbiamo un buon margine dalle terz’ultima ma prima arrivano i punti per la tranquillità meglio è per tutti. Quindi proveremo a battere il Milan. Dobbiamo recuperare qualche energia, ma giocare in casa, un aiuto in più visto che al Tardini facciamo meglio che in trasferta. Per salvarsi più o meno ne servon comunque 40 e nessuno li regala. Siamo il Parma, c’e’ autostima, ci manca solo qualche vittoria che in questi momento del campionato sarebbe davvero importante”.
Ovviamente il pericolo pubblico numero uno è Ibrahimovic, che al Parma ha tirato parecchi sgarbi, su tutti la condanna alla Serie B quando vinse lo scudetto con l’Inter. “Come si ferma? Bisogna cercare di anticiparlo quando è possibile, di non fargli vedere la porta perché se no si inventa sempre qualche giocata per segnare – ha aggiunto, parlando al contrario del problema del gol che affligge il Parma e della difesa con Donadoni – Basta che le reti fatte siano importanti e che si vinca, chi le fa non conta. La fase difensiva è migliorata, gli avversari non tirano tanto e non ci mettono eccessiva pressione. Ultimamente abbiamo subito più reti del solito per errori o disattenzioni personali, ma come organizzazione difensiva e globale di squadra secondo me andiamo bene. La fascia da capitanoindossata? E’ stato un onore, una carica in più”.

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