È un Vanoli inviperito quello che si è presentato, a Ca’ Venezia, nella consueta conferenza stampa pre-partita.
Prima di parlare del big match tra Parma e Venezia, in programma domani pomeriggio al Tardini, il tecnico lagunare ha voluto entrare nel merito della cessione last minute di Dennis Johnsen, uno dei punti cardine della squadra arancioneroverde nella prima parte del campionato. Vanoli, visibilmente arrabbiato con il proprio club, ha voluto leggere una dichiarazione che aveva precedentemente scritto: «Parlare per me oggi mi risulta difficile. Devo dire che ho un gruppo fantastico, che ha una fame terribile, ha voglia di rivalsa, e ha voglia di continuare a sognare con il suo allenatore. Voglio essere assolutamente chiaro. Nonostante questa scelta continuo ad allenare questo gruppo, perché è un gruppo fantastico, è un gruppo di veri uomini e di grandi giocatori. Con la stessa intensità ed impegno che ho avuto da quando sono arrivato al Venezia. La mia determinazione, la mia dedizione, per la squadra non cambieranno, non mi abbasso a questo. Sia perché innanzitutto sono un professionista e perché voglio bene al Venezia. Tuttavia, non posso non esprimere la mia delusione per la decisione presa. Anche perché avevo già espresso più volte al direttore Antonelli il mio diniego a questa cessione. Io parlo di motivi sportivi, non per Dennis, ma perché la settimana scorsa sono stato informato che il mercato è stato bloccato per una pendenza dalla FIFA. Non è che non abbia voluto fare mercato, è stato bloccato. Il voler far mercato è un’altra cosa. Ci siamo fatti un autogoal, è incomprensibile per me rafforzare una diretta concorrente verso la serie A, con un ragazzo con ancora un anno di scadenza, perché ha fatto i capricci. Sapete quanti ragazzi hanno fatto i capricci? Tanti e li ho dovuti risolvere. Questo è quello che volevo dire, non entro in merito a quello che ha fatto la società, non sputo sul piatto dove mangio, anzi continuerò più carico di prima, perché hanno ferito un leone e così il leone diventa più cattivo. E ho la fortuna di avere un gruppo che, domani vedrete sul campo, che fino alla fine continuerà, nonostante questo, a sognare. Perché nessuno ci può togliere il nostro sogno. Per me una persona che dice che è stato mandato via perché ha fatto i capricci ci può anche stare, ma non con il mercato chiuso. E soprattutto andando a rinforzare un’altra nostra concorrente. Vuol dire che allora gli obiettivi economici non corrispondono con quelli sportivi. E allora dobbiamo chiarirci. Però io sono Paolo Vanoli e, quando ho firmato, avevo un obiettivo con questi ragazzi e loro hanno più fame di prima, ve lo garantisco. E domani non ci andiamo a giocare una grandissima partita, un sogno, possiamo riaprire il campionato. Quello che dirà la società, come giustifica la scelta di vendere Johnsen, non è un problema mio, non è un problema della squadra. Sarà un problema loro».
Nonostante la partenza dell’attaccante, a Parma non cambierà l’impostazione tattica: «A Parma non cambierà nulla – ha spiegato il tecnico veneto durante il prosieguo della conferenza – perché ho un gruppo di giocatori che sanno fare il loro dovere. Se ci sarà da fare qualche sistemazione tattica, la faremo, ma non la si può fare in un giorno, avendo preparato la partita in una maniera e poi c’è stata questa sorpresa. Ripeto, questi giocatori vi stupiranno. Ve lo garantisco». Come si affronta in queste condizioni la capolista? Vanoli ha risposto anche a questo interrogativo: «Sempre con determinazione, con coraggio, curando i dettagli. Affrontiamo una squadra ferita visto l’ultimo risultato, giocando in casa, sapendo che per loro, come per noi, è una partita importante, contro la seconda in classifica. Sappiamo che dovremo soffrire, come accadrà sicuramente. Già a Terni siamo stati bravi. Per noi si tratta di una maratona, dobbiamo guardare noi stessi. Chi se lo aspettava che saremmo stati secondi».
Di seguito l’intervista rilasciata da mister Vanoli ai microfoni di TG Plus Venezia al termine della conferenza (che, invece, non è stata filmata).