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Osian Roberts allenatore Como Serie B 2023 2024

Calcio Serie B

Como, Roberts: «Il Parma ha grande mentalità. Capiremo il nostro livello»

Foto: Como 1907

Como, Roberts: «Il Parma ha grande mentalità. Capiremo il nostro livello»

A due giorni dalla partita, ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Como Osian Roberts davanti ai giornalisti locali, e presentando la sfida di sabato al “Sinigaglia” contro il Parma.

Dopo la brutta sconfitta di Palermo, il tecnico gallese festeggia il suo 58° compleanno davanti alla stampa, ma il sapore dolce dei cookies offerti non gli toglie l’amaro dalla bocca, visto che il coach ad interim e il suo “braccio destro” Fábregas ricevono cattive notizie dall’infermeria (clicca qui).
Capitolo formazione: ancora out Cutrone (come affermato dallo stesso allenatore) nel reparto offensivo, in rampa di lancio sembra esserci il camerunese Nsame che potrebbe sostituire Gabrielloni come unica punta. In porta ritorna Vigorito.

Di seguito le parole di Osian Roberts, raccolte dai colleghi della redazione di Lariosport.it:

CUTRONE DÀ FORFAIT «Si è allenato con la squadra, ma è ancora presto per rivederlo in campo».

KONE E BASELLI «Kone si opererà lunedì a Barcellona, Baselli va seguito settimana per settimana».

IOVINE C’È «Sta bene, ha avuto un problema al flessore nelle scorse settimane, ma non si è mai fermato. È un giocatore importante per quello che dà in campo, ma anche per il peso nello spogliatoio. Si gioca un posto da titolare».

IL POST PALERMO «Arriva da una settimana importante, con tre impegni. Dopo il ko siamo tornati dispiaciuti, perché abbiamo avuto a lungo il dominio della partita. Abbiamo visto tante cose positive che vanno riproposte. Ora abbiamo il Parma la squadra più forte del campionato, servirà affrontarla con il solito spirito».

POSSIBILE TURNOVER «Ogni singola partita presenta difficoltà differenti. Andiamo avanti con gli stessi uomini in attacco? Decideremo al termine della rifinitura. Ma sono molto contento delle varie opzioni offensive a disposizione».

COSA MIGLIORARE «A Palermo abbiamo avuto il 60% di possesso palla, un dato importante in trasferta e abbiamo fatto 17 titi verso la porta. Ma abbiamo concesso tre gol evitabili: avremmo dovuto difendere meglio sui cross e ci sono responsabilità di reparto e individuali. Sull’ultimo gol, non siamo nemmeno andati vicini agli standard difensivi richiesti…».

PERCHÉ È CAMBIATA LA PARTITA? «Può capitare che sei crei tanto e non segni e gli altri al primo tiro fanno col che ci siano dei contraccolpi. Noi invece stavamo per pareggiare subito con Kone. La partita è cambiata dopo il secondo gol, si è provato a correre ai ripari ma non ci siamo riusciti. Il Como è stata la squadra migliore tra le due aree, ma spesso le partite si decidono in area. Siamo in un percorso e quando provi a costruire la linea non è mai retta, ci sono alti e bassi. Ma la squadra sta migliorando, i giocatori fremono per la sfida di sabato, che giocheremo con mille tifosi in più in curva».

L’ESCLUSIONE DI ODENTHAL «Abbiamo fatto di tutto per riaverlo a Palermo, ma poi si fanno delle scelte. Conosciamo le qualità di Odenthal, Goldaniga e Barba però stavano facendo bene e non volevamo rompere la coppia».

CENTROCAMPO INCEROTTATO «Siamo dispiaciuti per l’infortunio di Baselli, che era tornato a essere un punto di riferimento, così come per Kone che aveva lavorato duramente per tornare in condizione. Ma c’è una squadra con altri giocatori in quel ruolo, come Abildgaard, Braunoder, e volendo si può adattare Da Cunha. Se poi si renderà necessario un cambio di modulo, lo faremo»

IL PARMA «Ha grande mentalità, come dimostrano il suo cammino e i gol segnati negli ultimi minuti. Sono i test migliori per capire a che livello si è arrivati e se il gap può essere ridotto. Il Como è un team dalla storia giovane, magari non ha ancora lo stesso amalgama di squadre come il Parma».

SORPRESA NSAME? «Può essere titolare, certamente. Ma lo scoprirete sabato…».

ASSETTO MENO SBARAZZINO? «Siamo aperti al cambiamento, flessibili, a seconda dell’avversario e soprattutto dalla condizione dei nostri giocatori. Se qualcosa non funziona, ci si lavora su».

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