Clima incandescente a La Spezia, attualmente terzultima in classifica con un bottino di 10 punti in 14 giornate (una sola vittoria). E’ la grande delusione del campionato. Nel mirino del tifo organizzato sono finiti la proprietà Platek, gli amministratore delegati Gazzoli e Peri, e gli uomini mercato Macia e Melissano.
“Pazienza finita” è il pensiero comune della curva Ferrovia tant’è che nel tardo pomeriggio di oggi è previsto un faccia a faccia tra ultras e dirigenti per provare a fare chiarezza, anche sul futuro del club considerando le voci riportate dai media locali che parlano della volontà dei Platek di abbassare ulteriormente il monte ingaggi. Voci che hanno infiammato ancora di più una piazza delusa dalla retrocessione dello scorso anno e da un avvio di campionato disastroso, il quale due settimane fa ha portato all’esonero di Alvini e all’arrivo di D’Angelo.
L’ex tecnico del Pisa, però, non ha la bacchetta magica, come tutti d’altronde, e l’esordio a Marassi contro la Sampdoria è andato male (sconfitta per 2-1). Sconfitta che ha portato a 7 giornate la striscia di partite senza vittorie. Una crisi che ha fatto scatenare la contestazione degli ultras, già sul piede di guerra da diverse settimane.
Il clima è questo, dunque, ed è bene che il Parma si prepari ad una trasferta infuocata, per mille motivi, compresa la storica rivalità tra le due tifoserie che aggiunge ulteriore tensione.
(Foto credit Facebook Spezia Calcio)