L’apoteosi al minuto 53 del secondo tempo. Un evento impensabile per molti dei 17.499 tifosi presenti sugli spalti del Tardini. Il Parma batte il Monza 2-1 con un gol di Lautaro Valenti.
Un colpo di testa sublime sul primo palo, con la parte superiore del capo, dopo un angolo di Mihaila dalla sinistra; una lieve deviazione al pallone, grazie ad una perfetta torsione del corpo, che disegna una parabola imprendibile per nessuno, neanche per Superman o i marziani.
Movenze da attaccante, da animale di area di rigore, sebbene la carta d’identità dica che la sua professione sia difensore centrale. E’ il destino di un ragazzo di 25 anni, alla sua quinta stagione in maglia crociata, la cui carriera da calciatore è iniziata in Argentina, a Rosario, sua città natale, prima di spiccare il volo al Lanus. Primi calci e primi gol, sì proprio così: da ragazzino Valenti aveva la mania spasmodica del gol, come ogni attaccante che si rispetti (ha giocato prima come punta e poi come ala offensiva).
La trasformazione arrivò nel 2016 quando l’allenatore delle giovanili del Lanus, a causa di un’emergenza infortuni, lo fece giocare al centro della difesa. Non fu amore a prima vista perché il chiodo fisso restava quello del gol e dell’area avversaria, ma con il tempo Valenti ha capito che lì, a protezione della porta, impostando da dietro e mordendo le caviglie degli avversari, avrebbe dato il meglio di sé.
Il gol di ieri è un concentrato della sua storia: difensore col fiuto del gol. Non tanti, a dire il vero, non a caso il 2-1 che ha steso il Monza è stato il primo in carriera in Serie A. Una liberazione, per tutti, dopo mesi difficili e complicati. Un gol che chiude la porta alla sfortuna dopo la rottura del legamento crociato dell’aprile 2023 che lo ha abbattuto ma non demolito (oltre ad un problema muscolare a novembre), fino alla rinascita di ieri.
Una partita che, molto probabilmente, in condizioni “normali” (cioè senza infortuni) non avrebbe mai giocato, anche perché in molti sostenevano che non avesse ancora i 90 minuti nelle gambe, tant’è che fino a ieri non era mai partito titolare e in questa stagione aveva collezionato appena 2 presenze per un totale di 52 minuti. Cinque gettoni in tutto l’anno solare. Non giocava una gara da titolare dal derby della scorsa stagione contro la Reggiana (10 maggio 2024), in pratica da 232 giorni.
Lautaro Valenti è tornato e ha scacciato i fantasmi che aleggiavano sul Tardini.