Sulle strade della leggenda per dare un nuovo impulso alla propria stagione. Marcello Razzini (in azione nella foto di Mario Leonelli – Actualfoto) si accinge a planare sui mitici nastri asfaltati della Targa Florio, la corsa più longeva d’Italia e tra le più vecchie del mondo, con un unico proposito ben scolpito nella mente: quello, appunto, di rilanciare il proprio cammino nel Campionato Italiano Rally dopo il repentino ritiro subìto – per una leggera uscita di strada – al rally di San Remo dello scorso mese. In particolare, il portacolori di Collecchio Corse – sempre affiancato da Gianmaria Marcomini sulla Skoda Fabia classe R5 preparata da DP Autosport – mira ad un solido piazzamento nella graduatoria del Campionato Italiano Rally Asfalto.
Il Targa Florio, tuttavia, costituisce forse l’esame più infido e severo che un pilota all’esordio nella serie A dei rally italiani possa sostenere; Razzini, questo, lo sa benissimo, regolando di conseguenza il suo approccio a questo terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally: “Il Targa Florio è un rally che da un lato di esalta, per la sua storia unica, incredibilmente affascinante, e dall’altra intimidisce a causa delle strade molto scivolose e sconnesse. Mi viene quasi da definirlo un rally d’altri tempi, al quale dare del lei. Noi lo scopriremo nel fine settimana della gara: chiaro che la prima volta ha sempre un sapore speciale, soprattutto se si è reduci da un ritiro (in questo caso, per un mio errore). Quindi, lasceremo Palermo per affrontare le prove speciali siciliane con la massima circospezione, tenendo spalancati gli occhi e accesissimo il cervello. L’errore, al Targa Florio più che altrove, è dietro l’angolo, ma noi non possiamo permetterci un altro stop. Dobbiamo arrivare in fondo ed imposteremo una gara dal ritmo regolare e possibilmente in crescendo, cercando di evitare alti e bassi. L’imperativo, insomma, è vedere la bandiera a scacchi, cercando di ottenere un buon risultato e di accumulare importante esperienza”.
Il ko sanremese impone un approccio speciale a questa gara, ma non cambia prospettive ed obiettivi stagionali: “In pratica – conferma Marcello – è un po’ come se ripartissimo dal Ciocco e dalle buone indicazioni e sensazioni emerse dalla prima gara del campionato. Il San Remo è stata una lezione importante che vogliamo mettere a frutto subito, per riprendere la nostra marcia nel tricolore Rally Asfalto. Il morale, dunque, è altissimo: l’idea di correre al Targa Florio è elettrizzante, per me è un onore esserci e non vedo l’ora di vivere questo appuntamento nel quale, tra l’altro, anche il pubblico gioca un ruolo chiave per la sua partecipazione, straordinariamente calorosa e competente. Lo stato d’animo è rinvigorito anche dalla consapevolezza di disporre di una vettura, un team e pneumatici super: il feeling, anche nei pochi chilometri percorsi a San Remo, è eccellente ed il Targa Florio mi pare il teatro più stimolante per riprendere il nostro apprendistato con la Skoda Fabia griffata DP Autosport. So che sto per immergermi in un fine settimana dal contesto unico: sarà un privilegio essere al via del Targa Florio e, in questo momento, non potrei dimenticarmi dei miei sponsor e della scuderia Collecchio Corse, che mi stanno consentendo di vivere questo sogno”.
Ad alimentare la motivazione di Razzini, c’è anche un dato statistico molto interessante: Marcello sarà il primo pilota di Parma a prendere parte alla Targa Florio. Curiosamente, infatti, nessun pilota della città ducale ha mai disputato questa storica competizione.
Il 103° Rally Targa Florio scatterà venerdì 10 maggio alle 16 da piazza Verdi, a Palermo. L’arrivo, il giorno dopo alle 20.51 a Termini Imerese, dopo 558 chilometri di gara (151 quelli cronometrati, suddivisi nelle 17 prove speciali in programma).
(Foto Leonelli – Actualfoto)