Una manciata di spille da balia per attaccare bene alla propria maglia il dorsale 34. Un numero che di per se potrebbe sembrare anonimo ma che invece per Adriano Malori ha già un enorme significato e rappresenta l’inizio della sua nuova vita in bicicletta, quasi iniziasse daccapo la sua carriera. Quel 34 sarà quello che indosserà venerdì 9 settembre in Canada al Gp Quebec, gara del suo rientro agonistico, e potrebbe diventare il suo numero distintivo (il traversetolese aveva infatti dichiarato che avrebbe potuto tatuarsi il numero che gli avrebbero assegnato), come succede per motociclisti o piloti di formula uno. Domenica 11 settembre poi replicherà le sue gesta nel Gp di Montreal, alla fine del quale raccoglierà certamente qualche importante riscontro in più per impostare un clamoroso finale di stagione – diametralmente opposto a quello iniziale fino a qualche settimana fa – che potrebbe riservargli anche un posto in quella crono iridata in Qatar che ad inizio 2016 pareva assolutamente scontato. Il sogno della convocazione azzurra potrebbe poi passare anche dalle classiche italiane della seconda metà di settembre ma meglio non crearsi troppe aspettative e guardare con soddisfazione al presente.
Il 28enne della Movistar lo scorso 30 agosto durante la sua conferenza a Salsomaggiore aveva premuto il tasto rewind raccontando tutta la sua toccante storia ed ora, spingendo il fast forward da quel disgraziato 22 gennaio in Argentina, dopo 231 giorni, da un venerdì all’altro, si ritrova a correre nuovamente oltreoceano con un rinnovato spirito, pronto come un soldato ed emozionato come un giovanissimo alle prime armi.
Per Malori sarà un banco di prova tutt’altro che semplice, e non solo per la commozione che lo toccherà poco prima del via: a Quebec City lo aspettano 16 giri di un circuito di 12,6 km per un totale di 201,6 km e un dislivello di quasi tremila metri, mentre a Montreal sarà ancora più impegnativa con un dislivello di 3900 metri distribuiti su un circuito di 12,1 km da ripetere 17 volte per un totale di 205,7 km. Gli arrivi delle due corse canadesi (trasmesse in tv) sono previsti verso le 22:30 italiane.
Poco prima di partire per il Canada Malori non ha solo twittato la gioia per il suo rientro agonistico ma ha voluto anche mandare il suo personale incoraggiamento a Stig Broeckx, lo sfortunato belga della Lotto Soudal caduto a fine maggio al Giro del Belgio e che purtroppo versa ancora in stato vegetativo da allora. In una stagione dannata e contraddistinta da fatti tragici a diversi corridori, nessuno meglio di Adriano Malori sa quanto sia importante lottare per tornare alla vita normale, con o senza un numero attaccato alla maglia.
Ciclismo
In Canada un nuovo inizio per Adriano Malori
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