Un asso che esce da La Manica, anzi una palla di cannone sparata che annienta gli avversari. Tutti si aspettavano un'altra avvincente volata sulle coste bagnate dal canale atlantico e negli ultimi metri della tappa infatti esplode "Cannonball" Cavendish …

… che, con uno sprint dei suoi, batte tutti, vince la 5a tappa da Carhaix a Cap Frehel, 164,5 km, superando in netta rimonta Gilbert e Rojas con quest’ultimo che cede la maglia verde proprio al campione belga.

Classifica generale sempre invariata dove mantiene la maglia gialla l’iridato Hushovd (10° posto per lui oggi), mentre si affaccia nella top ten di tappa l’italiano della Liquigas Daniel Oss (9°), con buona pace invece di Petacchi che ha avuto anche la malasorte dalla sua, bucando in piena bagarre e concludendo nella pancia del gruppo, alla ricerca di una buona condizione ed una discreta dose di fortuna che tardano ad arrivare.

In ogni caso la frazione bretone non è stata avara di emozioni, perché, a parte la solita fuga di giornata, con un tentativo garibaldino di Voeckler e Roy nel finale, purtroppo le cadute si sono prese la scena, coinvolgendo nomi illustri (Contador, Gesink, Boonen e Brajkovic, costretto poi al ritiro) obbligati ad inseguire oltre misura, con il vento trasversale che certamente non li ha facilitati.

6a tappa, 7 luglio 2011, Dinan-Lisieux, 226,5 km

Si arriva, anzi si sbarca in Normandia con la tappa più lunga del Tour, il cui percorso vallonato si presterà volentieri alle consuete fughe di giornata, stavolta magari con la seria possibilità di arrivare fino in fondo.

Il profilo altimetrico comunque non esclude un altro arrivo in volata, anche se nel finale, ad un chilometro e mezzo dal traguardo, c’è un muro (un altro dei tanti di questo Tour) con pendenze che accarezzano il 10%, che potrebbe risultare un ottimo trampolino di lancio per finisseur e contrattaccanti, tuttavia senza scossoni alla classifica generale.

Si attraverseranno le terre del Calvados, dipartimento normanno in cui si produce il famoso ed omonimo brandy di mela, mentre l’arrivo è previsto davanti alla maestosa Basilica dedicata a Santa Teresa di Lisieux, monaca carmelitana vissuta per 24 anni sul finire del 1800.

Sms di Malori alla fine della quinta tappa:”Oggi ancora peggio di ieri causa vento. Per fortuna eravamo tutti davanti e negli ultimi km ho tirato un po’ per prendere la fuga…qui sembra di essere in Belgio e per fortuna domani è l’ultima tappa perché poi inizieremo a scendere da questo maledetto e faticoso nord della Francia! Oggi Petacchi purtroppo ha bucato all’ultimo chilometro e comunque l’obiettivo in questi giorni è aiutare lui e tenere fuori da pericoli Cunego, poi anche noi gregari potremmo avere più spazio nelle prossime tappe. Ciao a tutti, a domani!”