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Ciclismo

Ciclismo e doping: bufera sulla Lampre, la squadra di Malori e dell'ex Bossoni

Ciclismo e doping: bufera sulla Lampre, la squadra di Malori e dell'ex Bossoni

Il mondo del ciclismo torna a tremare a causa dell'ennesimo scandalo doping. Uno scandalo tutto da confermare che coinvolge ancora una volta la Lampre …

… (oggi Lampre-Farnese), la squadra di Adriano Malori e dell’ex Paolo Bossoni, i due ciclisti più rappresentativi degli ultimi anni a Parma e provincia. Entrambi non sono coinvolti in nessuna indagine della procura di Mantova che da tempo sta indagando su una presunta frode sportiva. Sarebbero 35 le persone coinvolte nell’inchiesta, come ha confermato il procuratore capo Antonino Condorelli: “Il filone dell’inchiesta – ha spiegato il magistrato – riguarda soprattutto chi ha commercializzato le sostanze dopanti piuttosto che chi le ha utilizzate e si allarga anche all’estero, ma non ho ancora preso contatti con quelle autorità”. Le indagini sono partite circa un anno fa dopo alcune segnalazioni arrivate in Procura che hanno coinvolto per la seconda volta la farmacia “Maria Assunta”, a Mariana Mantovana, di proprietà del dottor Guido Nigrelli. Un personaggio già noto ai Nas dato che nel 1999 fu coinvolto in altro scandalo legato al doping. Come anticipato oggi dalla Gazzetta dello Sport, nel registro degli indagati ci sarebbero nomi eccellenti del ciclismo italiano, tutti sotto contratto con la Lampre: il team manager Giuseppe Saronni, il ds Maurizio Piovani e il collega Fabrizio Bontempi; tra loro anche due medici, Andrea Andreazzoli e Carlo Guardascione. Nella voragine sono finiti anche i nomi di ciclisti noti come Damiano Cunego, Alessandro Ballan, Francesco Gavazzi e altri 10 corridori. Per tutti l’ipotesi di reato è violazione dell’articolo 9 della legge antidoping 376/2000 (uso, detenzione e favoreggiamento all’uso di sostanze dopanti).
Il coinvolgimento della Lampre in questa nuova inchiesta diffonde un po’ di preoccupazione in casa Malori, proprio alla vigilia al Giro di Turchia, uno dei primi appuntamenti con il mondo del ciclismo professionista. “Ho letto tutto sui giornali e non conosco altri particolari. Io non ho mai avuto a che fare con Piovani o Bontempi, i miei interlocutori sono altri. Spero che questa storia non abbia ripercussioni su tutta la squadra”. Speranze a parte, nell’ambiente del ciclismo circolano voci preoccupanti sul futuro della Lampre: la società lombarda, infatti, presto potrebbe decidere di ritirarsi dal mondo delle due ruote. Ipotesi prontamente smentita da Andrea Appiani, responsabile della comunicazione del team: “Non diamo credito alle sgradite illazioni giornalistiche. Tale affermazione è completamente priva di fondamento e rappresenta un danno all’immagine della squadra stessa e dello sponsor principale che la sostiene”.
Paolo Bossoni sta scontando i due anni di squalifica inflitti dal tribunale antidoping del Coni dopo essere risultato positivo ad un controllo del 29 giugno 2008, in occasione della Settimana Tricolore a Bergamo. Le parole del ciclista nato a San Secondo fanno sorgere alcuni dubbi: “Spero di non essere coinvolto anche in questa vicenda – afferma Bossoni – non ne posso più. Ho una starna sensazione, è come se qualcuno volesse colpire la Lampre. Lo pensavo già due anni fa, prima della mia squalifica. Comunque, bisogna capire se tutto quello che è stato scritto corrisponde al vero”.
Secca e decisa la risposta di uno dei personaggi coinvolti nell’inchiesta, il team manager Giuseppe Saronni: “Nessuno del nostro gruppo si è comportato in modo scorretto, siamo estranei a tutta la vicenda. E poi, Nigrelli non è mai stato un nostro dipendente”. Misteri e veleni, il ciclismo continua a vivere giorni difficili.

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