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Ciclismo

Malori cerca un successo storico al Giro di Turchia: Ci penso eccome e ce la metterò tutta

Malori cerca un successo storico al Giro di Turchia: Ci penso eccome e ce la metterò tutta

Tutta la prossima settimana Adriano Malori attraverserà Â  la storia per cercare di fare la sua storia.

In realtà il suo percorso, la sua carriera, da un paio di mesi hanno decisamente preso una strada che in molti del suo sport e della sua generazione avrebbero voluto o vorrebbero intraprendere. E poco importa se il suo ex c.t. Marino Amadori, in più di una circostanza, forse si riferiva anche a lui quando ha detto che qualche dilettante poteva aspettare ancora un anno per passare professionista. Ma Adriano sa di aver fatto la scelta giusta. Ha mantenuto umiltà e disponibilità e si è subito calato nella parte senza sentirsi arrivato. Non si è montato la testa nonostante l’enorme e prestigioso bagaglio di titoli e credenziali che si portava dietro dalle categorie precedenti. Ora, però, queste sono tutte belle parole. Lui mette sul piatto i fatti, in attesa che arrivino anche i primi risultati importanti.

Dall’11 al 18 aprile Malori sarà impegnato con la sua Lampre-Farnese Vini nel 46° Giro Ciclistico Presidenziale di Turchia, gara a tappe che dal 2008 ha acquisito fascino e rilievo tecnico. Sarà un giro di tutto rispetto sia sotto il profilo altimetrico che storico: Europa e Asia, occidente e oriente, romani e ottomani, cristiani e musulmani, turismo e cultura, caldo e freddo, mari e deserti, pianure e altopiani. Il tutto concentrato in una settimana che prevedrà tappe per tutti i gusti, dai velocisti ai fondisti fino agli scalatori (la quinta tappa, Denizli-Fethiye sarà di 221 km e toccherà i 1600 metri dei monti della catena Tauro nella provincia di Burdur, dove è nevicato pochissimi giorni fa). Il Giro di Turchia si aprirà con un cronoprologo di 5,8 km ad Istanbul, nel quartiere antico, intorno alla Sultanahmet camii, la maestosa Moschea Blu. Un bel posto da cui iniziare a scrivere una storia e lui infatti strizza l’occhio alla prima tappa: ”Ci penso eccome. Mi piacerebbe far qualcosa di buono e provare a vedere che cosa posso combinare, anche se preferisco distanze più lunghe. Sicuramente ce la metterò tutta”.

Malori 470859711Nella seconda tappa poi passerà dalle parti di Efeso, dove c’era il Tempio di Artemide, una delle 7 meraviglie del Mondo Antico e dalle terre che calpestò Alessandro il Grande. Un luogo e un personaggio non male su cui ispirarsi per la propria storia. In ogni caso per Adriano sarà la prima prova individuale contro il tempo tra i professionisti e la concorrenza sarà alta (i favoriti potrebbero essere due del Team HTC-Columbia, il ceco Frantisek Rabon e soprattutto il tedesco Bert Grabsch, che ha vinto il mondiale a crono nel 2008 proprio nella Varese conquistata anche dal traversetolese) ma la possibilità di vestire la prima maglia turchese, quella del leader della classifica generale, non lo deve distogliere dagli ordini ed obiettivi di squadra: ”Beh, sarebbe fantastico vincere, però in ogni caso il giorno dopo sarei a disposizione dei miei compagni. Devo fare esperienza”. Sì, perché la Lampre andrà in Turchia con una formazione che punterà più ai successi parziali che alla vittoria finale: Furlan e Grendene per le volate e Spilak per l’eventuale classifica da curare.

Da febbraio Malori ha corso tanto e ha già dimostrato di voler fare esperienza svolgendo mansioni da gregario, ma di quelli importanti, oltre ad aiutare la sua Lampre durante la crono-squadre della Coppi&Bartali ad ottenere il 3° posto, a 15” dalla Liquigas, un risultato mai registrato negli ultimi anni in questa specialità dai ragazzi di Saronni. Il merito è di aver mantenuto praticamente gli stessi allenamenti degli anni scorsi: ”E’ vero, sto facendo gli stessi lavori specifici ma con volumi, distanze e dislivelli evidentemente aumentati. E sto continuando a lavorare con Mirko Rossato (suo d.s. nella Bottoli, ndr) perché con lui mi trovo davvero bene”. L’inizio di stagione di Adriano Malori proseguirà con il Giro dell’Appennino il 25 aprile e poi con il Giro di Romandia dal 27 aprile al 2 maggio. Anche la breve gara a tappe svizzera si aprirà con un crono-prologo: ”No, lì non ci penso proprio. E’ troppo avanti, facciamo un passo alla volta”. Giusto, per scrivere la storia bisogna partire dal primo capitolo, il prologo del Giro di Turchia.

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