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Ciclismo

Ciclismo giovanile, i protagonisti del 2012: Alessio Guerra

Ciclismo giovanile, i protagonisti del 2012: Alessio Guerra

12esimo appuntamento settimanale con le interviste alle giovane promesse del nostro ciclismo: con Alessio Guerra, nato l'8 dicembre 1996, vero uomo squadra della Polisportiva Torrile per le vittorie di Andrea Cornacchione nel 2011 e di Matteo Vida e Simone Canvelli nel 2012, si conclude il ciclo riservato alla categoria Allievi.

A che età hai cominciato a correre?

A 8 anni nella Polisportiva Torrile.
Il tuo miglior piazzamento?
Un terzo posto nel modenese
La tua miglior corsa e la peggiore.
La migliore stagione 2011 ad Abbiategrasso (MI), la peggiore sempre nel 2011 a Sabbionetta (MN): sono caduto.
Una qualità ed un difetto.
La qualità sono affidabile e responsabile. Il difetto non avere abbastanza fiducia nelle mie possibilità.
Che scuola frequenti?
3° anno Istituto Tecnico ”Rondani” a Parma
Qual’è il tuo campione preferito?
Mark Cavendish.
Che rapporti hai con i tuoi compagni e avversari?
Ottimi con tutti, sia con i compagni che gli avversari; c’è rispetto reciproco.
Un giudizio sul tuo ds, in positivo e in negativo.
Ci stimola e ci gratifica, evidenza gli errori della domenica.Sa coccolarsi e rincuorarci anche rimproverarci quando sbagliamo. Ci mette in condizioni di dare il meglio e questo lo pretende.
In allenamento e in corsa segui i suoi consigli?
Decisamente si, nel 2012 se tutti avessimo seguito i suoi consigli senza accampare scuse avremmo sicuramente ottenuto risultati migliori.
Perchè hai scelto come sport il ciclismo?
Sono sempre stato affascinato da questo sport sin da piccolo e quando mi è capitata l’occasione non ho saputo resistere, sono salito su una bici da corsa e non sono più sceso.
Sei un maniaco della tua bici?
Si, la prima cosa che faccio al mattino appena sveglio la guardo (da sempre è nella mia camera).
Come giudichi la tua stagione 2012 e quella della squadra?
Visti i risultati della stagione 2011 abbiamo avuto una stagione in ”Ombra”, forse anche perchè tra di noi non c’era molto accordo, anzi……
La tua preferenza, strada o pista?
Sicuramente la strada.
Hai un portafortuna?
Si, la borraccia del mitico ”Pirata Marco Pantani”
Se dipendesse da tè, cosa cambieresti del ciclismo?
Al momento non saprei, le cose da cambiare sarebbero tante.
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