Ciclismo d’eccellenza di nuovo in provincia, con l’arrivo della 6a tappa del “GiroDonne†a Salsomaggiore Terme, che per il terzo anno consecutivo ospiterà le battute finali di una frazione di una corsa a tappe, dopo l’arrivo della 2a tappa del GiroBio nel 2010 e della 3a tappa del Giro di Padania dell’anno scorso.
Le atlete entreranno nel parmense, oltrepassando l’Enza, a Traversetolo poi proseguiranno sulla pedemontana verso Pilastro, Felino, Sala Baganza e Collecchio, attraverseranno quindi il ponte “Montanini” sul Taro per dirigersi verso Lago Tana, Borghetto, Santa Margherita, Lodesana e Vaio (nei pressi di Fidenza), Ponte Ghiara per chiudere i 122,2 km di gara prima su Via Parma e poi sul classico arrivo di Viale Matteotti a Salsomaggiore verso le ore 15, dove verosimilmente si assisterà ad una volata generale, con l’iridata Giorgia Bronzini, piacentina, che vorrà imporsi nella cittadina che l’ha vista studentessa durante i cinque anni delle scuole superiori.
La carovana femminile torna così a distanza di dodici mesi (lo scorso 6 luglio scorso ci fu la partenza della Fontanellato-Piacenza, 6a tappa anche in quell’occasione), anche se bisogna tornare indietro di 16 anni per rivivere un traguardo parmense: era il 3 luglio 1996 quando si arrivava a Noceto per il secondo anno consecutivo laddove la nazionale tedesca Tanja Schmidt vinse allo sprint, davanti a Gabriella Pregnolato e Joane Sommariba, la Monzambano-Noceto di 123 km, 8a tappa di un Giro che verrà poi conquistato da Fabiana Luperini, allora alla sua seconda affermazione nella corsa rosa, che l’indomani dominerà l’ondulata Tabiano-Pavullo di 120 km, rafforzando la sua leadership in classifica su Alessandra Cappellotto.
Il legame tra il GiroDonne e la nostra provincia infatti era iniziato già tempo prima: il 23 giugno 1995 la norvegese Monica Valvik superò in volata la tedesca Regina Schleicher e l’italiana Imelda Chiappa, mentre, riavvolgendo il nastro dei ricordi e delle statistiche, l’11 luglio 1994 la parmense Barbara Ampollini in maglia Sanson ottenne un terzo posto nella Firenze-Pescia di 91,7 km, 7a e ultima tappa di quel Giro, dietro alla slovacca Lenka Ilavska e alla russa Olga Martisova.
Quello della bionda scalatrice (che disputò 3 Giri consecutivi dal ’93 al ’95) rimane a tutt’oggi il miglior risultato di una nostra conterranea nella corsa rosa, anche perché la scarna pattuglia delle parmensi tra le cicliste “elite” inizia più di 50 anni fa con la pioniera Florinda Parenti, prima italiana ad essere tesserata come professionista nel ’60 (ma in Belgio), poi campionessa italiana nel 1965 e prosegue, finendo ai giorni attuali, con le apparizioni, anche di discreto livello, di Patrizia Pietra, Daniela Isetti, Fulvia Camisa, Viviana Fadini (suo fratello Simone vinse il tricolore Under 23 nel 1999) e delle sorelle Laura e Silvia Marotta.
Le altre tappe “parmensi” del GiroDonne
23/06/1995-2a tappa, Vernasca-Noceto 112 km, vinc. Monica Valvik (Naz. Norvegia)
03/07/1996-8a tappa, Monzambano-Noceto 123 km, vinc. Tanja Schmidt (Naz. Germania)
04/07/1996-9a tappa, Tabiano Terme-Pavullo nel Frignano 120 km, vinc. Fabiana Luperini (Gelati Sanson)
06/07/2011-6a tappa, Fontanellato-Piacenza 128 km, vinc. Marianne Vos (Ola, Nederland Bloeit)