Entra in contatto:
malori dodi doppia 379772032

Ciclismo

Malori (Lampre-Isd) e Dodi (Team Idea Conad) al Giro del Trentino

Malori (Lampre-Isd) e Dodi (Team Idea Conad) al Giro del Trentino

Tinte parmensi presenti al 36° Giro del Trentino, che scatterà  oggi con la cronosquadre Riva del Garda-Arco di 14,3 km e che terminerà  venerdì 20 aprile con l’arrivo in cima al glorioso Passo del Pordoi, dopo 511, 6 km infarciti di salite (alcune mozzafiato) e spalmati in 4 tappe.

Saranno Adriano Malori in maglia Lampre-Isd (dorsale numero 6) e Luca Dodi con quella del suo Team Idea Conad (numero 164), impegnati a sudare e pedalare insieme a Roberto Miodini, direttore sportivo occupato a guidare e dirigere l’ammiraglia dell’Androni Giocattoli-Venezuela, a sventolare la bandiera della nostra provincia sulle strade di questa importante corsa, tradizionalmente gustoso antipasto del Giro d’Italia.

Alle 14:51 Malori e il suo body tricolore piloteranno la formazione blu-fucsia, che punterà forte sul bis di Michele Scarponi (primo nel 2011) per quanto riguarda la classifica generale, mentre un quarto d’ora più tardi sarà la volta di Dodi e della sua neonata squadra (licenza Continental) a partire e a confermare poi, durante le altre frazioni, quanto di buono dimostrato alla “Coppi&Bartali”, laddove vinsero la prima tappa di Riccione con il neoprof Andrea Palini e alle 15:24 infine toccherà a Miodini seguire i suoi 8 ragazzi, tutti in forma (Fabio Felline domenica ha vinto il Giro dell’Appennino) e che certamente faranno fuoco e fiamme su ogni salita con Jose Rujano capitano designato.

Salite, salite dure e ancora salite mitiche, il Giro del Trentino 2012 non si è fatto mancare nulla: già alla seconda frazione, la Mori-S.Orsola Terme (Val dei Mòcheni), arrivo in salita (ultimi 9 km al 7%) con il Passo Redebus (1449 mt) posizionato a 30 km dall’arrivo, ma nella Pergine-Brenzone i corridori affronteranno un inedito assoluto e spaccagambe con la scalata alla terribile Punta Veleno (1174 mt, circa 10 km al 10,4 % medio e punte oltre il 20%), che terminerà a 2,6 km dal traguardo, soprannominata così nel 1972 da Vincenzo Torriani e scartata per l’eccessiva durezza durante il sopralluogo di quel Giro d’Italia.

L’indomani, dopo aver smontato eventuali “triple”, “compatte” o pignoni da mountain-bike (sarà curioso sapere i rapporti usati su Punta Veleno) e aver smaltito tutto l’acido lattico, la carovana partirà da Castelletto di Brenzone e salendo poco per volta si godrà lo spettacolo offerto prima dalla Val di Fiemme e infine dalla Val di Fassa, che preannuncerà l’arrivo dei corridori verso i 2239 metri del Passo del Pordoi, teatro in cui si deciderà verosimilmente il dominatore della breve gara a tappe trentina.

“Lavorerò per Scarponi – attacca Malori – perché vuole vincere e perché potremmo fare le prove generali in vista del Giro. Ho visto il percorso ed è molto duro, forse troppo e con il brutto tempo rischieremo di slittare sulle quelle salite, per non parlare di incontrare la neve. Peccato che non abbiano lasciato una crono individuale (l’anno scorso Adriano arrivò 2° a 1” da Kloden nella Riva del Garda-Arco, in pratica la stessa tappa di apertura di questa edizione, ndr), però proverò anche qualche fuga”.

“Con tutti gli scalatori che abbiamo – continua il d.s. Miodini – noi puntiamo ai primi due posti del podio finale, senza alternative e senza tralasciare i successi parziali. Abbiamo una squadra attrezzata per questo Trentino e anche noi ci testeremo in previsione del Giro”.

“Fra i due litiganti – chiude sorridendo il neoprof Dodi – mi inserisco io! Battute a parte, non vedo l’ora di correre, anche se ho già riscaldato il motore domenica al Giro dell’Appennino, dove ho visto che tutti vanno fortissimo. Purtroppo noi non possiamo correre tutte le gare del calendario, quindi ho fatto due mesi lontano dalle corse dove comunque mi sono allenato a puntino e parto senza rimpianti per non aver fatto alcuni lavori. Obiettivi non ne ho, se non quello di mettere ritmo e condizione in cascina anche in previsione delle prossime gare, poi se ci scappa una fuga non mi tirerò certo indietro”.

Per le statistiche l’ultimo parmense a lasciare la firma del successo al Giro del Trentino fu l’allora 27enne Claudio Torelli nel 1981, quando in maglia Famcucine vinse la crono Rovereto-Arco di 22,8 km (3a semitappa B) su Raniero Gradi e Roberto Visentini, che poi conquistò la generale davanti a Francesco Moser, allora capitano di Torelli.

Il programma del 36° Giro del Trentino

17/04/2012 – 1a tappa: Riva del Garda-Arco (cronosquadre) km 14,3
18/04/2012 – 2a tappa: Mori-S.Orsola Terme (Val dei Mòcheni) km 152
19/04/2012 – 3a tappa: Pergine-Brenzone (Punta Veleno) km 167,8
20/04/2012 – 4a tappa: Castelletto di Brenzone-Passo Pordoi km 177,5

Commenti
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Ciclismo