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Ciclismo

I Protagonisti delle due ruote, 11a puntata: Luca Dodi

I Protagonisti delle due ruote, 11a puntata: Luca Dodi

Per il penultimo appuntamento con i giovani ciclisti protagonisti della stagione 2011 abbiamo incontrato Luca Dodi, colornese (nato il 26 maggio 1987), Dilettante nel Team Idea, che in stagione vanta numerosi piazzamenti nei primi cinque dell'ordine d'arrivo con un secondo posto a Viguzzolo (Alessandria). Nel 2012 correrà  fra i Professionisti nel Team Idea GS Line.

A che età hai cominciato a correre?
Nella G/5 a 11 anni nella Polisportiva Torrile

La tua prima vittoria?
Secondo anno da Allievo a Romanengo (Cremona)

La tua miglior corsa e la peggiore.
La migliore la ”Coppa Collecchio” 2011; per la peggiore ce ne sono tante, forse tutte quelle del 2010

Una qualità e un difetto.
La qualità la grinta, il difetto a volte l’incertezza

Che scuola hai frequentato?

Ho il diploma da Geometra

A quale campione vorresti assomigliare?
All’inizio il mio idolo era Marco Pantani, ora vorrei semplicemente essere me stesso

Che rapporto hai con i tuoi colleghi e avversari?
Buono con tutti, mi piace essere in amicizia anche se in corsa a volte qualche discussione capita

In allenamento e in corsa segui alla lettera il tuo DS o decidi da solo?
Si lo seguo, anche se alla fine in bici ci sono io quindi un pò di fantasia non fa male

Cosa ti piace del ciclismo?
Che insegna come si soffre e come si superano le difficoltà come in nessun altro sport o attività

Sei un maniaco della bici?
Maniaco no, però ci tengo che sia sempre a posto

I tuoi obbiettivi per il 2012?
Il passaggio al Professionismo, finalmente, dopo averlo tanto inseguito e cercato l’ho raggiunto. Spero sia l’inizio di un lungo viaggio

Come giudichi la tua stagione 2011?
Molto buona perchè ho ritrovato motivazioni e competitività anche se è mancata purtroppo la vittoria

Preferisci le corse di un giorno o a tappe?

Mi piacciono tutte le gare, poi quando le gambe sono buone tutte le gare vanno bene

Hai un portafortuna?
Si, la fede di mio papà

Con la bacchetta magica, cosa faresti?
Farei tornare con me mio papà per poterlo abbracciare, ci ha lasciato il 5 giugno scorso a Sovico, in Alta Val Brianza, per un’infarto mentre era ad una mia corsa

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