Ventunesimo appuntamento della stagione 2023/2024 con la rinnovata rubrica di Sportparma.com riservata esclusivamente al calcio di Parma e provincia.
TOP5 è l’appuntamento del lunedì per riassumere le grandi imprese e i risultati migliori delle squadre parmensi impegnate nei campionati di Eccellenza, Promozione e Prima Categoria.
Una classifica virtuale per esaltare vittorie, gol e parate del weekend calcistico e per ripercorrere i principali avvenimenti della giornata.
Da questa stagione, TOP5 è a cura di Leonardo Gabelli.
TOP 5
PROFETI FUORI PATRIA: JEAN-MARIE BORGES (AGAZZANESE), LA SOLITUDINE IN GOL
Quello del portiere, si sa, è un ruolo strano. È un mestiere per cuori forti, indomiti, che non temono di giocare nella solitudine. I portieri sono numeri primi: «divisibili solo per uno e per sé stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo più in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari».
A difendere i pali dell’Agazzanese c’è un concittadino parmense: Jean-Marie Borges, che nel Parma ci è pure passato in gioventù (fino all’Under 17), per poi proseguire le sue avventure altrove: Fiorenzuola, Lentigione, Barcaccia e Medesano prima di accasarsi coi granata piacentini due stagioni or sono. Proprio ad Agazzano, per una volta, la solitudine del portiere, numero primo, si è compiuta nell’estasi del più collettivo dei riti. Al minuto 95, sul punteggio di 0-1 in favore del Fabbrico, il portiere classe ‘97 si spinge nel territorio più ignoto: l’area avversaria. Ai piedi del compagno Farina, pronto a battere una punizione dal lato, la palla, che nel nugolo dei corpi caliginosi sceglierà di incocciare proprio la testa di Borges, che, “schiacciato come tutti, ma un passo più in là rispetto agli altri”, si tuffa di testa per realizzare il gol del pareggio con cui si chiudono le ostilità. Attoniti gli avversari del Fabbrico, passivi osservatori della catarsi in cui un numero primo si è manifestato come universale.
TRIPLO BOEDDU PER IL MIGLIOR PANZANO DELLA STAGIONE
Escluso il notorio 5-5 contro la Sorbolo Biancazzurra, mai il Palanzano aveva segnato più di 2 gol in questa stagione (evenienza capitata comunque in tre sole occasioni, nelle quali i biancoblu hanno sempre vinto, contro Terme Monticelli, Celtic Cavriago e Mercury). Il sopra citato pareggio di 84 giorni fa (era il 5 novembre), era stata anche l’unica volta in cui un giocatore del Palanzano aveva realizzato una marcatura multipla (doppietta di Akpe), nonché l’ultimo e unico gol in campionato di Boeddu. L’1-3 in quel di Berceto contro il Terre Alte rappresenta dunque una piccola pietra miliare di questo campionato per il Palanzano, visto che in un colpo solo ritocca tutte le sue statistiche offensive, segnando più di un gol in trasferta per la prima volta in stagione, e stavolta pure senza lo zampino del vento…
Un tifone però in campo c’è: è Mattia Boeddu. L’esterno classe 2002 di scuola Carignano si abbatte sul Terre Alte realizzando nello spazio di nemmeno un’ora una tripletta da urlo. Si parte già al 5’ con una punizione sublime, imprendibile per Benelli. Il pareggio quasi immediato dei padroni di casa (con Utini) non scoraggia minimamente il furetto Boeddu, che segna nuovamente con una precisa imbucata. Ultima perla per chiudere la partita al 10’ della ripresa, quando Mattia, lanciato a tu per tu con Benelli, lo salta e insacca. Con la tripletta realizzata Boeddu diventa anche il miglior marcatore dei valcedrini, con 4 gol.
Grazie a quella che è stata probabilmente la miglior partita stagionale (oltre che la 7ª senza sconfitte e 2ª vittoria nelle prime 2 del girone di ritorno), il Palanzano (33) consolida la 2a posizione, a -2 dal Terme Monticelli ancora 1°, ma è prepotente il ritorno della Casalese (3ª con 31 punti e alla 4ª vittoria consecutiva), tallonata da Langhiranese (30) e Solignano (29), entrambe vincenti.
PRIMO SUCCULENTO ASSAGGIO DI LESSA-LOCKO (COLORNO)
Nonostante il nome richiami cotture lente e prolungate, Edmond Rolphid Lessa Locko, tutt’altro che bollito, ha dimostrato anzi che la fiamma è già bella viva. Gabonese di nascita, l’attaccante classe ’96 arriva in Italia a vent’anni, trovando subito squadra in Toscana: difende i colori della Massese, in Serie D, contribuendo a salvare la squadra al termine del campionato. Dopo un periodo di adattamento nel nuovo paese, che lo vede passare anche da Poggibonsi, è al Castelvetro che Emanuel trova la consacrazione: i suoi 13 gol in 28 partite non riescono tuttavia a evitare i playout, con conseguente retrocessione, ai modenesi nella stagione 2017-2018. Le buone prestazioni individuali gli valgono la chiamata della Correggese, dove Rolphide rimane due stagioni (con 10 gol). Saluta la Serie D dopo 67 presenze e 27 marcature, per solcare i lidi dell’Eccellenza (Nibbiano e Modenese), che lo portano anche in Lombardia, alla Soresinese. Da qui, il suo peregrinare lo riporta in terre emiliane: a dicembre è il Colorno, alla ricerca di un bomber che possa aiutare a migliorare la scarsa efficienza realizzativa dell’ultimo periodo, a bussare alle porte. Lessa-Locko, arrivato con un piccolo acciacco, debutta coi colori gialloverdi contro il Faro e al primo pallone della sua nuova vita colornese insacca di testa il gol del pareggio a tempo ormai scaduto, dimostrando di avere già raggiunto l’intesa coi suoi compagni, insieme ai quali lui dice di trovarsi alla grande. Gli crediamo, e attenzione: non chiamatelo lesso!
BATTI IL 5: MANITE DI CARIGNANO E ZIBELLO
Oltre all’aver segnato una manita, ad accomunare Carignano e Zibello Polesine l’essere state le uniche squadre a portare a casa una vittoria nelle categorie con la minore rappresentanza di squadre parmensi: dalla Serie D alla Prima (girone A), passando per Eccellenza e Promozione, sono le uniche ad avere vinto i rispettivi match, per un totale di 10 gol segnati e incredibilmente 10 marcatori diversi.
Grande botta di salute per il Carignano, che non vinceva da 4 partite (3 sconfitte e 1 pari), contro il Noceto invece ormai in grande crisi (6 sconfitte nelle ultime 7, con una difesa mai in difficoltà come in questo periodo visti i 18 gol al passivo nei suddetti incontri). Ma i giallorossi non sono nuovi a goleade di tale portata: per il 3° attacco più prolifico del campionato (34 gol come Sammartinese e Riese, meglio fanno solo la Gotico Garibaldina con 35 e la nuova capolista Alsenese con 41) si tratta soltanto della seconda miglior prestazione realizzativa stagionale, visto l’epico 6-5 contro il Campagnola al “Padovani” del 29 ottobre scorso. Stavolta i 5 gol portano tutti firme diverse: il cannoniere Kulluri (11) si limita a una marcatura, le altre sono – in ordine cronologico – di De Angelis, Gennari, Di Mauro e Viani. Da notare che solo le ultime due sono state realizzate dagli attaccanti (Kulluri e Viani), mentre le altre da un difensore (De Angelis, alla 3ª gioia personale) e da centrocampisti, con Gennari e Di Mauro rispettivamente alla 5ª e 6ª rete, giusto per dare un’idea del potenziale offensivo a disposizione di mister Soldi.
Nello scontro salvezza a Ponte dell’Olio, contro la Pontolliese padrona di casa, lo Zibello Polesine di Davide Cerri dà una perentoria affermazione di superiorità. Lo fa grazie alle reti di Stingo, Gnocchi, Colombi, Mesoraca (su rigore) e Conti, che rendono assolutamente vani i due gol con cui i piacentini erano riusciti a ribaltare il match nel 1° tempo, per un rotondo 2-5 finale. Il gol nei primi 60” di Stingo è già una chiara dichiarazione d’intenti, quando il numero 5 punge al volo per lo 0-1. Come detto, i padroni di casa rimontano sul 2-1, ma a 5’ dall’intervallo, segna il primo dei due volti del mercato dicembrino: Gnocchi porta negli spogliatoi sul 2-2. La ripresa è a senso unico: tre reti, compresa la 3ª in campionato per l’altro neo-arrivato Mesoraca, suggellano una vittoria di importanza capitale per i gialloneri (20) che, sebbene ancora al 12° posto, vedono filtrare uno spiraglio di luce verso la salvezza diretta.
LA JUVENTUS CLUB VOLA SULLE ALI DI POLASTRI E MORINI
Fabrizio Polastri ha segnato il 1° gol in campionato solo alla 13ª giornata, nella vittoria della sua Juventus Club contro il Basilicastello, dopodiché ne seguiranno altri 2, ultimo dei quali questa domenica contro il Quattro Castella. Da 5 giornate, ossia da quando Polastri ha cominciato a segnare, la Juve Club non perde una partita (2V, 3N). Lo 0-2 in terre reggiane reca la firma dell’altro bomber bianconero: Luca Morini, dopo essersi concesso una pausa per via di un infortunio che lo ha costretto fuori dal campo, arriva a 6 gol in campionato (7 aggiungendo la coppa) in sole 9 presenze. Beneficiando di questi 7 gol totali, la Juve Club ha perso una sola volta (alla 1ª contro la Langhiranese), viste le 3V e i 2 pareggi nelle altre partite in cui Morini è andato a segno, con le vittorie che aumentano a 4 contando anche le reti di Polastri. Da qui si comprende l’importanza dei due per i bianconeri di Parma (17), ai quali la salvezza appare ormai sempre più concreta, distante solo 3 punti (i 20 del Boca Barco, cui riesce il colpaccio di giornata contro il Team Traversetolo) e con una Valtarese (18) di mezzo.
BONUS: IL SOLIGNANO RITORNA AI 3 PUNTI CON LA SECONDA PERLA DI ESPOSITO
Se il Solignano è tornato a vincere dopo 3 partite, buona parte del merito, oltre che a Leonardo Setti e Leoni (per entrambi il 2° centro in stagione), va a “Super” Gigi Esposito. Dell’abilità del portiere solignanese come neutralizzatore di rigori avevamo già parlato dopo la partita contro il Boca Barco, quando ormai 3 giornate fa aveva parato il penalty di Perla al “Barani” di Barco. Evidentemente l’aria reggiana ispira “Espo”, visto che stavolta, a Cavriago contro il Celtic, si ripete parando il rigore del biancoverde Pettenati (parmigiano doc), dopo appena 7’ dal fischio d’inizio: prodezza che prepara la strada per il vantaggio di Leo Setti, su tap-in, giusto 5’ dopo. L’arbitro però ha fiato da vendere, tanto che ancora prima dell’intervallo fischia altri due rigori: il primo è per i biancoblu, ma dal dischetto anche Rossetti manca l’occasione, facendosi respingere dal reggiano Francia (fastidiosa toponomastica in ambito calcistico); il terzo e ultimo rigore è per i padroni di casa, sul quale stavolta a Esposito però non riesce il miracolo, all’intervallo è 1-1.
Nella smorfia, il 12 è il numero del soldato (‘e surdat), mentre per Kant 12 sono le categorie dell’intelletto; sarà un caso ma, così come al 12’ del 1° tempo aveva segnato Setti, nuovamente al 12’, ma della ripresa, segna un altro “soldato dell’intelletto”, cioè capitan Leoni. Sua la rete del definitivo 1-2, con cui il Solignano (29) si rilancia in chiave promozione, rientrando in zona playoff e lanciando un segnale alla capolista. Ancora tutto da decidere in Prima Categoria, girone B.