C’era una volta il famoso fattore casalingo da sfatare su ogni campo di calcio… C’era una volta, appunto, perché oggi non c’è più.
Nella prima parte del campionato di Prima Categoria girone B le squadre parmensi — e non solo loro — hanno invertito la tendenza e riscritto le statistiche, facendo registrare inaspettatamente numeri più elevati in trasferta che non tra le mura amiche. Sulle 120 partite disputate (esattamente la metà) in questo raggruppamento le vittorie in trasferta sono state 43: addirittura una in più rispetto alla somma dei risultati casalinghi a punteggio pieno. Un dato sorprendente, che si è accentuato a partire dalla 9ª giornata, momento in cui i successi esterni hanno iniziato a crescere in numero sempre maggiore o uguale rispetto a quelli in casa: quattro exploit (sulle 8 gare nel cartello) nella 9ª, nella 10ª e nella 14ª giornata, tre alla 11ª, alla 13ª e alla 15ª. Fanno eccezione in tutta la prima metà di torneo soltanto 8ª e 12ª giornata, uniche due domeniche nelle quali in casa s’è festeggiato di più.
È questo un girone molto equilibrato e i 35 pareggi, che hanno un’incidenza del 29,17% sui risultati totali, sono lì a dimostrarlo. Non è poi così un caso che le prime cinque classificate siano raggruppate nel giro di appena 7 punti. La stessa distanza che divide la penultima, il Ghiare, dalla quartultima posizione valevole l’ultimo posto playout. E se si verificano tanti “segni 2” in schedina, è perché arrivano anche i gol: 163 reti segnate complessivamente dalle squadre ospitate, dieci in meno (un’inezia) rispetto a quelle delle ospitanti.
Insomma, il fattore trasferta ha pesato più di quanto non ci si aspettasse. Nelle grandi roccaforti i padroni di casa hanno subìto, chi più chi meno, scalpi eccellenti. L’ultimo fortino, in ordine di tempo, ad essere conquistato è stato il “Camp Nòv” di Sorbolo, terra di conquista all’ultima partita di dicembre per mano del Marzolara, che a sua volta all'”Amoretti” era caduto solo dinnanzi al Basilicastello; espugnato una sola volta anche il “Mendez” di Berceto, così come il “Baslenga” di Casalmaggiore; due scivoloni per il Real Sala Baganza al “Federici”, uno in più per il Palanzano nel suo catino in val Cedra; addirittura quattro i passi falsi al “Pertini” commessi dall’incompiuta Langhiranese che in casa ha lo stesso numero di sconfitte di Basilicastello, Montanara, Viadana e Vicofertile. Tutte le grandi piazze — si diceva — sono state espugnate. Tutte, tranne la tana della Valtarese: dalla scomoda trasferta di Borgotaro, infatti, nessuno è ancora riuscito a portare a casa l’intera posta. Da quelle parti il fattore casalingo conta ancora parecchio.