La prima volta non si scorda mai. E in casa Mercury l’emozione di un debutto a stento si contiene.
Lunedì 21 agosto inizierà ufficialmente la stagione della squadra biancoverde di Parma, ripescata lo scorso 19 luglio (clicca qui), dopo un’annata da protagonista in Seconda Categoria, dove era risultata essere l’anti-Scanderbeg (con 48 punti in 26 giornate) nel girone C, al termine del quale aveva conquistato il titolo dei playoff provinciali. Dopo 52 anni di storia, per lo più nel settore giovanile, il sodalizio di strada Cavagnari ha raggiunto un traguardo agognato da tempo. Almeno da 12 stagioni a questa parte, quando Stefano Bertolini, quarto presidente della storia del club (in carica, tutt’ora, dal 1998), l’attuale direttore generale Daniele Freschi si fecero promotori della nascita del G.S. Mercury in Terza Categoria, che ora si è trasformata in una Prima.
«Come ci siamo arrivati – commenta il direttore sportivo Lorenzo Freschi, figlio del dg Daniele – è stato un percorso lungo. Non potevamo permetterci grandi salti in breve tempo. I primi tempi abbiamo dovuto stabilizzarci in Seconda; una volta fatto questo, abbiamo pensato a fare qualcosina in più». La suggestione di scalare le vette è nata in occasione del 50° compleanno della società: «Il nostro sogno già dal 2021 – prosegue – era diventato quello di arrivare ai playoff di Seconda, che già sarebbe stato un risultato prestigioso: ci siamo attrezzati per farlo. E ci siamo riusciti in tempi più brevi di quelli previsti. Nel campionato 2021/2022 abbiamo fatto la torta e nel 2022/2023 ci abbiamo messo la ciliegina». Sorride mentre parla Lorenzo Freschi, ma le sue parole non tradiscono l’emozione e la fierezza per aver conquistare una categoria che rappresenterà un sogno per tutto il club. «Siamo consapevoli che potremmo essere la Cenerentola del girone B: siamo quelli che hanno meno anni in categoria e meno blasone di tutti. Ma – aggiunge il ds – siamo orgogliosi della nostra politica. Noi siamo onorati di andare a giocare su certi campi e ci andremo con tutta l’umiltà e la coesione che fa parte dello spirito Mercury da sempre. Cerchiamo di rinforzarci mettendo dentro pochi tasselli, dove pensiamo di aver bisogno». Il centrocampista Jacopo Pin dal Gattatico e la scommessa Oliviero Solidoro, in arrivo dai pugliesi del Casarano, i primi due ritocchi. Ma: «Siamo anche riconoscenti verso i giocatori – sottolinea il ds – che in questi anni hanno dato tanto: siamo orgogliosi della nostra politica. E questa potrebbe essere l’arma in più per giocarci partite che sulla carta potrebbero non avere storia».
Ma se la compagine ducale – l’unica, assieme alla Juventus Club, a rappresentare la città di Parma in Prima – ha compiuto questo rapido salto di qualità, gran parte del merito va attribuito all’allenatore Roberto Zaccardi (classe 1964), arrivato in biancoverde nell’estate 2020 con un curriculum di quello che sa come si fa a vincere in quella Seconda Categoria in cui aveva trionfato per due anni di fila sulle panchine reggiane di Rocca 68 (stagione 2010/’11), Boca Barco (’11/’12), dopo il successo agli esordi (dal 2000 al 2004, ndr) alla Coop Nord Est (Terza Categoria ’02/’03). A questi traguardi personali s’è aggiunta ora la promozione con la squadra di strada Cavagnari che saprà come usare le armi a disposizione: «I ragazzi se la sono giocata sul campo, al di là del ripescaggio, e quindi è anche giusto dargli questa opportunità in Prima Categoria. Non abbiamo una punta da 15-20 gol a campionato, pertanto dovremo recuperare risorse da tutti i ragazzi. Come abbiamo fatto lo scorso anno, avremo una nostra identità da proporre e sviluppare e, inoltre, imposteremo un sistema di gioco che ci permetta di esprimere le nostre caratteristiche: rapidità, inserimenti da dietro, palle inattive, qualche individualità, ma soprattutto la collettività. Il campionato non ci permetterà di essere una squadra ultra offensiva, ricercheremo il nostro equilibrio. Dovremo far leva sull’entusiasmo che darebbe quella carica agonistica che potrà permettere di fare cose inaspettate».
Ha già le idee piuttosto chiare il 59enne tecnico parmigiano, uno dei più esperti a livello di panchine nel prossimo torneo di Prima Categoria, palcoscenico più volte calcato alla guida di Noceto (’12/’13), Lesignano (’13/’14), Barcaccia (’14/’15), Povigliese (’17/’18) e Levante (’18/’19). «Il girone B, come lo scorso anno, è livellato verso l’alto – aggiunge l’allenatore ex, fra le altre, in Seconda di Fraore (’04/’05), Sorbolo (’05/’06), Calestanese (’06-’08) e Inter Club Parma (’16/’17) – e ci saranno più pretendenti al titolo, ad oggi almeno 7 o 8. Noi dovremo guardarci da tutti: siamo la matricola, la new entry che non ha mai fatto categoria. Qualche giocatore d’esperienza c’è, ma ci manca l’abitudine. È un girone molto tosto, poi chiaro che ci sono le incognite: il Basilicastello è stato rifatto ex novo, la Juventus Club potrà dire la sua con gli innesti estivi, la Valtarese ha comunque sempre il suo blasone; poi ci sono le reggiane, tutte da scoprire… Mi aspetto un campionato indubbiamente difficile, ma noi venderemo cara la pelle».
Ancora qualche giorno di pausa per smaltire la “sbornia” post ripescaggio, e poi inizieranno le fatiche alle dipendenze di mister Zaccardi e di uno staff tecnico completo in tutto e per tutto: il nuovo vice allenatore Gianmaria Festa si aggregherà al preparatore atletico Antonio Di Gregorio, all’allenatore dei portieri Roberto Quaglietti, al fisioterapista Marco Imperiale, tutti riconfermati, così come il team manager Gennaro Ferraroni. L’organizzazione non manca, la voglia di divertirsi e provare a sovvertire i pronostici nemmeno: il Mercury sta per mettersi l’elmetto per battagliare in casa, sul sintetico del “Quirino Zanichelli” di San San Pancrazio, e in trasferta.