Il Soragna si appresta ad entrare in un anno storico, il centesimo dalla sua fondazione, in un modo del tutto inedito. Nel 2021, infatti, la società neroverde spegnerà le 100 candeline sulla propria torta di compleanno: un traguardo notevole per una piazza del calcio parmense che nei prossimi mesi inizierà a pensare ai preparativi per i doverosi festeggiamenti. Nel frattempo un primo piccolo desiderio si è già realizzato negli scorsi giorni, più precisamente in occasione della composizione dei gironi regionali di Prima Categoria.
Lo spostamento della squadra allenata da mister Balboni dal girone A al girone B aveva sbalordito molti addetti ai lavori che, alla vigilia, avevano pronosticato il “solito” accoppiamento nel gruppo in cui si trovavano anche i cugini storici del Fidenza. Ma, al netto anche del ridimensionamento dei format (da 18 a 14 squadre per girone), qualche compagine della bassa parmense doveva pur traslocare nel gruppo “appenninico” e questa sorte, a sorpresa, è toccata proprio alla società del presidente Gianfranco “Tato” Faroldi. Un cambiamento tuttavia auspicato, richiesto e che soddisfa l’intera società: «Nelle desiderate dell’iscrizione al campionato di Prima Categoria – ha confessato a SportParma il massimo dirigente neroverde – abbiamo chiesto se, nella stagione 2020/2021, visto che festeggiamo i 100 anni con dodici mesi di anticipo rispetto del Fidenza, potevamo festeggiarli contro squadre di Parma e non di Piacenza, le quali avrebbero portato al campo pochissima gente. Ci è stato risposto dalla Federazione che avrebbero chiesto a qualche società limitrofa di accompagnarci e si vede che il Fontanellato ha accettato». Si spiega così il curioso caso dello spostamento del Soragna e della separazione – anche quella piuttosto clamorosa – di Fontanellatese (confermata girone A) e Fontanellato (sistemato nel girone B), le quali dunque non potranno dare vita all’inedito derby in Prima Categoria. Faroldi e il suo Soragna sembrano incuriositi dalla prospettiva di confrontarsi con squadre provenienti dai posti più remoti della provincia di Parma, come ad esempio Valtarese, Marzolara, Palanzano, Ghiare o Calestano. Tanto per citarne alcune. «Essere sul confine con un’altra provincia (Piacenza, ndr) e dover sempre giocare contro società e giocatori che non sono originari di Parma è davvero molto dura – ha aggiunto Faroldi –, soprattutto se si frequentano categorie basse come le nostre. Finalmente per un anno potremo ritornare a calcare i campi della nostra provincia e non immaginiate quale sia la nostra felicità».
A causa dell’emergenza Covid-19, la ripresa della stagione 2020/2021 è, ad oggi, ancora un rebus. E il ritorno degli spettatori negli impianti sportivi, tanto auspicato dal Soragna, un traguardo ancor più lontano. Ma mentre alcune società (prevalentemente di Prima e Seconda Categoria di Parma) hanno deciso di fermarsi e firmare una lettera per ricevere spiegazioni dagli organi competenti sull’attuazione del protocollo, i neroverdi hanno deciso di battere una strada completamente opposta al fine di poter riprendere in sicurezza l’attività sportiva: tutti i tesserati del Soragna, infatti, saranno sottoposti ai test sierologici. Un caso unico, per ora, nel calcio della nostra provincia. Vedremo se sarà preso come modello. Di certo c’è che il Soragna ha voglia di celebrare sul campo il suo centesimo anno di storia. E per farlo sta già guardando avanti senza alcuna intenzione di fermarsi.
(In copertina, un momento del match Soragna-Fidenza della stagione ’19/’20 – Foto: Alberto Poldi-Allay)