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LA GRIGLIA DI PARTENZA ECCELLENZA gir. A 2023 2024

Eccellenza gir. A

La griglia di partenza dell’Eccellenza 2023/2024

La griglia di partenza dell’Eccellenza 2023/2024

È nella prima domenica di settembre che si terrà il battesimo del nuovo campionato di Eccellenza. Le squadre, già rodate con la Coppa, sono già ai posti di blocco nella griglia di partenza.

Rispetto a un anno fa il torneo si snellisce, passando dai 22 organici ai 18 attuali: si ripristina, dunque, il numero di partecipanti in auge nell’era pre-Covid. Il girone A sarà ricco di trasferte lunghe e impegnative, che si estenderanno dalle 2 rappresentati piacentine (Agazzanese, Nibbiano&Valtidone) fino alle due bolognesi (Faro Gaggio Montano e Zola Predosa), passando per il folto gruppo di 5 geminiane (Cittadelle Vis Modena, La Pieve Nonantola, Real Formigine, Terre di Castelli, Virtus Castelfranco). Cala di un’unità il numero delle parmensi che da 4 diventano 3 (insieme a Colorno e Fidentina c’è il Salsomaggiore. al posto del Borgo San Donnino) e contemporaneamente si aggiunge una nuova squadra reggiana (il Brescello Piccardo) alle altre (Bagnolese, Correggese, Fabbrico, Montecchio, Rolo).
Noi di SportParma proviamo a stilare un’ipotetica griglia di partenza, divisa per 4 differenti fasce: si ricorda sempre che è una previsione della vigilia del campionato, fatta assieme con stimati colleghi e addetti ai lavori di ogni provincia, e pertanto ogni giudizio è frutto di analisi ponderate e approfondite. Poi il campo potrà confermare o ribaltare la situazione.

PRIMA FASCIA La Cittadella Vis Modena sembra essere la schiacciasassi. La compagine geminiana si è ricongiunta con mister Salmi dopo un solo anno e ha allestito una rosa su misura sulle ambizioni del mister, rinforzandosi soprattutto con i top player di casa a Colorno (Arati, Bandaogo e Narduzzo), oltre a Gonzalo Martinez dal Borgo (ma anche lui ex gialloverde), uniti a una rosa già molto competitiva. La Correggese, habitué della Serie D, non vorrà semplicemente partecipare e sarà quantomeno la principale antagonista: mister Soda (ex Spezia in B), riconfermato dopo la retrocessione, proverà la risalita forte anche degli innesti di Staiti dal Lentigione, Nanetti dal Castelvetro e Leonardi dal Corticella, oltre alla “scommessa” Mastaj (vecchia conoscenza di Parma e Colorno). E chissà che non possa arrivare anche l’ex “pro” Luppi in attacco a sparigliare le carte, dove intanto in giornata è stato tesserato Cappelluzzo (già in Serie B con Hellas e Pescara). Attenzione, poi, al Nibbiano&Valtidone di coach Volpi che, facendo leva sull’entusiasmo della vittoria in finale regionale di Coppa, ha fatto due colpi stratosferici: il primo è stato mantenere Grasso (in doppia cifra la scorsa stagione in metà campionato) e Minasola, l’altro è l’innesto di Michelotto dal Campodarsego. Queste tre sono le maggiori indiziate a contendersi il primato.
Appena più staccato il neonato Terre di Castelli, frutto dell’unione di Vignolese e Castelvetro: la squadra a disposizione di mister Domizzi dipenderà tanto da come incideranno gli ex Modena Gozzi e Stanco; il club ha fatto le cose in grande e l’obiettivo playoff è più che alla portata. Fra le prime cinque della classe ci stanno di diritto anche i piacentini dell’Agazzanese: la società, reduce dalla sconfitta negli spareggi nazionali, ha tenuto Forbiti, Pastorelli, Farina, Mastrototaro, Bragalini, Barba, Reggiani, rivedendo soltanto il reparto giovani.

SECONDA FASCIA Nel secondo comparto inseriamo quattro squadre che salvo intoppi vedremo nella parte sinistra della classifica. Alla Virtus Castelfranco i tre addii di Hajbi, Caesar Tesa e Zito sono stati sostituiti a dovere con un grande terzino come Marconi, mentre in attacco, dove c’è Bertetti (uno dei più forti della categoria), con Raspadori, Caselli e Barbolini aumentano le rotazioni di coach Fontana: la rosa corta non sarà più un problema per provare a qualificarsi ai playoff. Il Colorno è stato rivoluzionato in toto con l’innesto della “famiglia-Tonnotto”: l’obiettivo dichiarato è una salvezza tranquilla, ma pare più un tentativo di giocare a carte coperte, anche se con Renzetti (protagonista al Modena tra C e B negli ultimi due anni), Carrasco, Setti e Delporto i rivieraschi del neo tecnico Galli hanno un poker d’assi in mano. Il Real Formigine, ancora nelle mani del promettente mister Sarnelli, può ripetersi e migliorarsi: gli innesti di Pappaianni, Binini e Puglisi sono innesti mirati e di valore. Scommettiamo, inoltre, anche che possa ritagliarsi un posto d’onore nella prima metà della graduatoria anche il Salsomaggiore, carico e competitivo dopo la discesa dalla D: il club gialloblù ha dato una ventata d’aria fresca portando alla corte del debuttante mister Ghia un mix di giocatori giovani ed esperti che può rivelarsi un cocktail esplosivo. L’attacco dei termali sarà guidato da Fanti (17 reti lo scorso anno in Eccellenza al Boretto) e supportato da tanti fantasisti molto forti, tra cui il riconfermato Berti e le new entry Leo Martinez, Yener e Lattuca.

TERZA FASCIA Là, nella “terra di mezzo”, fra una salvezza tranquilla e il rischio di sprofondare i playout, è dove la previsione si fa più incerta e complicata. La Fidentina, per il settimo anno di fila insieme a mister Montanini, ha deciso di non ritoccare nulla o quasi: quello di Casarini in difesa “rischia” di essere l’unica novità nell’undici di partenza, nel quale però non figurerà (almeno per questo avvio), il portiere Ghiretti, finito ko: assenza che potrebbe pesare, assieme al fattore di una rosa corta, ma che comunque ha tutte le carte in regola per salvarsi specie con i suoi elementi offensivi (Pasaro, Pellegrini, El Hani e Terranova). Il Rolo ha mantenuto più o meno la stessa squadra che lo scorso anno si è messa al riparo con un campionato anonimo, riaffidando la panca a Ferraboschi (reduce dalla scottatura col Campagnola) e mettendo dentro, sulla trequarti, Serroukh (bel colpo) e, in difesa, Minutolo (c’è di meglio). La Bagnolese, nonostante la retrocessione dalla D, si assesterà in un campionato da battaglia e terrà un profilo basso, anche perché la squadra è parecchio giovane, ma la tradizione della società e qualche buon elemento in rosa tra riconfermati (il portiere parmigiano Giaroli) e nuovi (Rivi dalla Riese, Posponi dal Castelfranco, Poligani dal Castelvetro) c’è. Molto giovane anche il neonato Brescello Piccardo, le cui uniche pedine di esperienza, in una rosa di millennials (alcuni sicuramente di valore), sono gli attaccanti Bernasconi (1 gol fra Notaresco e Salso nel ’22/’23) ed Ennamli (17 reti a Boretto), su cui per ora si fondano le speranze del debuttante mister Fontana. Chiudiamo il terzo comparto, all’interno del quale le differenze ci sembrano minime, con il neopromosso Fabbrico, dove hanno trovato sistemazione due vecchie conoscenze del calcio parmense, come il ds mantovano Vicini (ex Colorno) e l’allenatore modenese Cristiani (ex Salso): nella bassa reggiana non vorranno di certo fare “l’ascensore” con la categoria di sotto, ma le partenze di Scappi e Genova verso Poggio Rusco si sentono.

QUARTA FASCIA Trasferta suggestiva nella montagna bolognese in casa del Faro Coop, benché i biancoblù non la pensino allo stesso modo: a Gaggio Montano il calcio è tutto e il nuovo campo sintetico “Romagnoli” sarà un fortino che porterà parecchi punti, con un pubblico da altre categorie. La squadra, arrivata seconda nel girone D di Promozione, è la stessa dello scorso anno con qualche ritocco proveniente dal Sasso Marconi. Dopo il miracolo dello scorso anno La Pieve Nonantola ha perso i due uomini di esperienza (Ruopolo e Tudini, passati a San Felice con mister Barbi) e ripartiranno dal ciclo dello storico vice Rosi (al debutto) e dei cavalli di ritorno Cheli e Rizzo, i bomber della promozione di due anni fa. Il Montecchio ha dovuto aspettare i ripescaggi per sapere di essere in Eccellenza al 100% e poi ha inserito un pezzo da novanta come il portiere Voltolini dalla Reggiana, oltre a bomber Bedotti per l’attacco. Lo Zola Pedrosa, vincitore davanti al Faro Gaggio poco fa, è nella mani di mister Zecchi: il quasi 40enne Di Giulio, il portiere Roccia e l’ex Anzolavino Kourouma, oltre a Zattini e ai fratelli Marchesi, sono i top player di una squadra che punterà molto su ìl baby-fenomeno Andreijc (classe 2005) nel mezzo.

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