Intercettato dalla redazione di SportParma, il direttore sportivo Michele Bianchi ha parlato del suo rinnovato Pallavicino, che da agosto si preparerà a disputare il suo secondo anno consecutivo di Eccellenza.
Dopo una salvezza decisamente troppo sofferta, il Pallavicino si presenta ai nastri di partenza della prossima stagione profondamente rinnovato a tutti livelli: tecnico, dirigenziale e di rosa. Come mai questo cambiamento?
«Perché la società ha reputato fosse finito un ciclo, quello di un gruppo con cui siamo stati bravissimi a vincere la Promozione e ottenere una salvezza sofferta, ma – credo – meritata. Abbiamo finito la stagione esausti: è stato un’anno duro, soprattutto emotivamente. Probabilmente questa sensazione che occorreva cambiare, dare stimoli e facce nuove alla piazza è stato un sentimento comune da parte di tutti: tecnico, giocatori e Presidente. A livello dirigenziale, invece, abbiamo appreso con enorme dispiacere della scelta di Marco Marchettini di prendersi un anno sabbatico. Marco è stato e sarà sempre per me un punto di riferimento, per tutto quello che abbiamo vissuto insieme in questi anni e spero che la passione per questi colori lo possano far tornare presto sui suoi passi, la porta per lui è sempre aperta. L’ingresso dirigenziale di Andrea Bobba come nuovo team manager è comunque una scelta di un profilo di altissimo livello, per competenza e professionalità dimostrati nelle sue esperienze da Direttore sportivo alla Bassa Parmense e alla Viarolese; siamo convinti che Andrea potrà essere l’ideale figura di collegamento tra lo spogliatoio e la società».
Importanti sono stati i movimenti in entrata e in uscita di tanti giocatori. La stagione 2017/2018 ha visto un brusco innalzamento di livello nel girone A di Eccellenza. Ci vuoi presentare il Pallavicino che verrà? E quali saranno i suoi obiettivi?
«Sono d’accordo sul fatto che l’Eccellenza sia ormai diventata una serie D per qualità, ritmo e spessore di società, giocatori e tecnici. E in questo contesto è chiaro per una realtà come la nostra mantenere la categoria non può che essere l’obiettivo dichiarato. Abbiamo provato ad alzare l’asticella l’anno scorso, sull’onda dell’entusiasmo per il campionato vinto, ma il brusco risveglio di un campionato con tante difficoltà ci ha riportato ad un profilo più basso ed umile. L’umiltà dovrà essere la base di partenza di questo nuovo gruppo, che dovrà scendere in campo ogni allenamento, ogni partita con grinta, voglia di correre e tanto entusiasmo. E proprio in quest’ottica abbiamo scelto mister Roberto Fabbi, la cui Viarolese di questi anni è sempre scesa in campo con queste prerogative riuscendo contemporaneamente, però, a far vedere un calcio propositivo. Sarà mediamente un gruppo giovane, laddove oltre che sugli “Over” – che hanno già dimostrato di essere affidabili in categoria o che hanno voglia di misurarsi in Eccellenza – punteremo forte anche sui ’98/’99 come Galeotti, Viani, Soliani, Zermani Pellegrino, Koné ed altri che siamo convinti che siano o possano diventare giocatori di categoria indipendentemente dall’età. Sui 2000 invece è stato fatto l’anno scorso un’investimento importante dalla società, contiamo quindi sui nostri ragazzi e sul bacino della nostra Juniores regionale che come sempre sarà l’ideale proseguimento della rosa della prima squadra».