La montagna è ancora molto ripida da scalare, ma il passato della Fidentina dimostra che nelle difficoltà si può sempre uscire vittoriosi.
I ragazzi di Francesco Montanini sono reduci da un avvio di stagione 2023/2024 alquanto travagliato, e ripetere l’impresa della scorsa sembra un miraggio. La formazione granata di Fidenza, infatti, occupa il penultimo posto nel campionato d’Eccellenza, avendo collezionato solo 9 punti nell’intero girone d’andata, con una media di appena 0,53 a partita. Quello che lascia sperare tutti i tifosi granata non è solo la vittoria nell’ultima partita dell’anno (2-0 al Rolo), ma quello che è accaduto appena 365 giorni fa.
C’è da dire, però, che alla ripresa del campionato 2022/2023 la situazione era molto più abbordabile per i borghigiani. Al termine del girone d’andata dello scorso anno – a 20 squadre, 18 invece in questa edizione – la Fidentina aveva chiuso in 15ª posizione, appena fuori dalla zona playout, a 18 punti, con un bilancio di 3 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte. All’epoca ben quattro squadre retrocedevano direttamente in Promozione, e solo la 16ª prendeva parte alla fase post season per non retrocedere. Uno scenario ben diverso rispetto a quello attuale.
Dall’inizio del 2023, però, la squadra del presidente Iemmi aveva cambiato decisamente marcia. La Fidentina avrebbe ottenuto ben 32 punti (1,68 a partita) nelle successive 19 giornate, chiudendo il campionato al 10° posto. Se contassimo solo il girone di ritorno, però, i granata erano stati la quinta migliore squadra del campionato, dietro solo alle inarrivabili Borgo San Donnino ed Agazzanese, ma a poca distanza dal Castelvetro (attuale Terre di Castelli) e Colorno. Il cambio di rotta è stato dato soprattuto dai due capocannonieri, Giuseppe Pasaro e Mattia Pellegrini – 15 gol in campionato per entrambi – che quest’anno stanno mancando terribilmente, in termini i realizzativi, a mister Montanini. Anche il mercato invernale aveva reso questa risalita possibile. In quella sessione, infatti, dal Tonnotto San Secondo arrivò il fantasista Tomas Terranova, che nel solo girone di ritorno segnò la bellezza di 7 gol.
Anche la fase difensiva era migliorata sensibilmente da un girone all’altro. Nella prima metà di campionato la retroguardia parmense aveva subito la bellezza di ben 30 gol (1,58 incassati a partita), con i soli 25 segnati, mentre nella seconda parte solo 17, meno di uno a giornata, contro i 32 fatti: un bilancio di +15 di differenza reti. Nel girone di ritorno la Fidentina aveva ottenuto anche il triplo delle vittorie rispetto all’andata (9 contro 3), e due sconfitte in meno (5). I risultati più dolci per i tifosi erano state le goleade a domicilio contro il Campagnola, nello 0-4 di benvenuto al 2023, o lo 0-3 sul campo dell’Anzolavino. Altri due successi del grande passo in avanti degli uomini di Montanini sarebbero state le successive vittorie esterne sulla Cittadella Vis Modena (0-2) e sul Castelvetro (1-2).
Come detto, però, i punti di quest’anno sono solo 9 al termine del girone d’andata: un bottino decisamente insufficiente, se si vuole puntare alla salvezza. La permanenza in categoria della Fidentina passerà, se ne avrà la possibilità, verosimilmente dai playout: la salvezza diretta a oggi sembra francamente impossibile. Ripetere i 32 punti della passata stagione sarà ancora più arduo, visto che si avranno due partite in meno a disposizione. Per agguantare la zona playout, che ad oggi dista 6 lunghezze, si dovrebbe chiudere, per ipotesi, a quota 35-40 punti. Per essere sicuri di un piazzamento tra la 13ª e la 16ª posizione, i granata dovranno ottenere (sempre ipoteticamente) 31 punti in 17 partite. Questo vale a dire fare meglio della passata stagione, in quanto la media sarebbe di 1,82 contro l’1,62 di appena sei mesi fa. Gli scontri diretti saranno decisivi per il destino dei borghigiani, che avranno l’obbligo di macinare punti già a partire dalla prima uscita del 2024.
Il nuovo anno sarà aperto proprio dal “Dario Ballotta” di Fidenza. Il 6 gennaio è in programma, nell’anticipo della prima di ritorno, il sentitissimo derby tra la Fidentina e il Salsomaggiore, che all’andata terminò con un netto 3-0 per i termali. Una vittoria contro i rivali storici potrebbe essere il via alla risalita per Petrelli e soci. Una sconfitta, invece, come quella storica del playout 2017, potrebbe suonare come una sentenza chiamata retrocessione. Ma la Fidentina ha ancora metà campionato davanti per scongiurare la seconda discesa della propria storia dall’Eccellenza.