La seconda ondata del Covid-19 ha travolto lo sport in generale e, ovviamente, anche il calcio dilettantistico regionale, la cui attività è sospesa fino a data da destinarsi. In questi giorni, tra lunedì e martedì pomeriggio, il CRER ha tenuto due video conferenze con le società di Eccellenza e Promozione (domani sarà il turno della Prima Categoria, settimana prossima di Seconda e Terza, ndr) per fare il punto della situazione. E per provare a illustrare ai club le ipotesi di una ripartenza che non avverrà di certo prima della fine di gennaio 2021.
Nella giornata odierna la redazione di SportParma ha contattato il numero uno del calcio regionale, Paolo Braiati, che ha spiegato che, sebbene gli incontri siano stati interlocutori, hanno fatto trapelare la volontà di tutte le società di portare al termine la stagione: «La buona notizia è che le società hanno risposto positivamente, senza creare polemiche, e ci hanno confermato la volontà di trovare una soluzione unanime. Stiamo facendo delle ipotesi di lavoro in funzione di quando si potrà ricominciare a giocare. Finora ne abbiamo formulate quattro, e devo dire che ogni soluzione ha riscosso consensi positivi» così il presidente della FIGC regionale ai nostri microfoni.
Alla luce dei numerosi recuperi da effettuare e dei tornei da completare, lo scenario per la ripresa della stagione 2020/2021 inizia a farsi allarmante. Il piano B è più che mai indispensabile e in Federazione, a Bologna, stanno lavorando su differenti ipotesi – svelate ieri dal vicepresidente Celso Menozzi ai colleghi di SportPiacenza – per non farsi trovare impreparati quando il Covid avrà mollato la presa. Eccole nel dettaglio:
- recuperi a gennaio e ripartenza alla fine del mese (domenica 24 o 31) o inizio febbraio (domenica 7);
- ripartenza a fine gennaio e raffica di recuperi nei mesi di marzo e aprile;
- ripartenza a metà febbraio e full immersion di partite, con la conseguente ricaduta di giocare ogni tre giorni;
- ripartenza a inizio marzo: si disputa solo il girone d’andata seguito dai playoff/playout per determinare promozioni e retrocessioni.
Braiati – che scongiura l’eventualità della quarta ipotesi, che prevederebbe un completo stravolgimento in corso d’opera della stagione (a cui conseguirebbero non pochi problemi, sportivi ed economici) – sa che sta giocando una difficilissima partita, quella contro il tempo. Anche se i format ridotti studiati in estate lasciano un barlume di speranza: «Con il format che abbiamo adottato in Emilia Romagna, se partissimo a fine gennaio, riusciremmo a finire entro i termini canonici. A differenza di altre regioni, noi siamo ancora in tempo. Ma dipenderà dalle condizioni epidemiologiche: i tempi non li dettiamo noi, ma il Covid». Per il momento resta impraticabile uno slittamento dell’intera stagione sportiva spalmata sull’anno solare 2021: «La stagione finisce il 30 giugno 2021. Se dovessimo aver bisogno, ad esempio per eventuali finali, si potrebbe leggermente sforare», ha aggiunto il presidente del CRER, che sta già pensando a nuove video-conferenze da mettere in calendario nei giorni successivi al 3 di dicembre, quando non sarà più in vigore questo dpcm.
(In copertina, da sinistra a destra, il vicevicario Dorindo Sanguanini, la segretaria Sara Bottarelli e il presidente del CRER Paolo Braiati – ©Foto SportParma)