Troppo stregato l'Olimpico di Roma. Anche per Roberto Donadoni, che contro la Roma è incappato nella prima sconfitta da quando allena il Parma. Una sconfitta secondo pronostico e di misura, in una gara in cui però poteva arrivare qualcosa in più, nonostante la stanchezza post-Juve.

Lo ha detto Donadoni ieri e lo ha ribaduto oggi Daniele Galloppa, che ha ricominciato ad allenarsi dopo l’infortunio muscolare rimediato contro il Chievo, oggi protagonista a Collecchio in conferenza stampa. “Sto recuperando in fretta dallo stiramento, sabato credo di essere disponibile, poi deciderà il mister – ha detto Galloppa, che ha parlato anche di Mariga, un prezioso rinforzo – Ha grande fisicità e ci garantisce copertura, dando più libertà di andare anche in avanti”. Tornando al Parma, domenica c’è molta attesa per il sfida con il Genoa dell’ex Marino, squadra tanto forte in casa quanto debole in trasferta, ostica specialmente in attacco, dove invece il Parma non ha ancora espresso il massimo del suo potenziale. “Dobbiamo fare un salto di qualità, i gol se no narrivano è anche perché gli attaccanti sono poco aiutati, a partire da noi centrocampisti, che dobbiamo essere bravi a proporci a dare alternative in avanti altrimenti diventiamo scontati e facilmente leggibili – spiega il centrocampista crociato, che parla del match di domenica a Marassi – Se andiamo con la giusta personalità e mentalità, se riusciamo a dare subito un’impronta alla gara, stando concentrati e convinti, possiamo farcela. Troveremo un ambiente molto caldo, una tifoseria che non abbandona mai la squadra e per loro questa spinta sarà positiva. Crisi? Hanno 30 punti e indubbie qualità. Noi? Occorre proporre di più, per il gruppo che siamo dobbiamo alzare l’asticella”.