Il pivot della Lavezzini Basket Parma si sta confermando miglior realizzatrice del campionato, così come terminò quello scorso. Le gialloblu, in un buon momento, sono attese domenica dal big match casalingo contro Taranto
Certe statistiche non si ottengono solamente con la qualità. Non si dovrebbe rivelare, dicono, l’età di una donna ma nel suo caso ricordare la classe, 1974, è una nota di merito; e poi è lei stessa la prima a non esserne toccata, anzi. Nicole Antibe anche quest’anno si è caricata in spalla la squadra. 279 sono i punti totali del Lavezzini dopo 4 turni, la seconda del lotto dopo S.S.Giovanni, 76 dei quali realizzati da Antibe, top scorer davanti a Cirov (72) e Hicks (69). Interessante anche la quantità di minuti giocati: 120 in 4 partite. Ecco, tutto questo grazie alla classe ma, soprattutto, alla professionalità e «Alla voglia – professa Antibe -. Ho questa voglia dentro che non riesce a finire. Ad una certa età una si dovrebbe calmare invece per me è peggio: più vado avanti più ho voglia. Quando sono rimasta ferma due mesi, soffrivo a vedere le altre giocare. Ora grazie a Dio sta andando bene e spero di fare ancora “paura”».
Nella scorsa stagione, la prima in gialloblu, dovette fare un poco di straordinari (32 min/partita) per colpa di qualche infortunio di troppo alle compagne e giova ricordare che a fine regular season risultò la miglior marcatrice del campionato con 328 punti. In questo inizio di stagione la rosa può ruotare maggiormente, fortunatamente, ma per il pivot gialloblu non c’è minor “pressione”. «Io sono stata la miglior marcatrice l’anno scorso, ok. Però la pressione non ce l’ho nel senso che mi sento io in dovere di confermare che non è stato un caso e provare a me stessa che sono ancora capace di fare certe cose anche a 37 anni». Squadra sì abbastanza giovane ma con un anno in più d’esperienza e coesione: il cammino intrapreso in campionato sembra essere diverso. «Le giovani devono pensare che comunque sono capaci di fare la rotazione di Antibe o di Adriana. Quando è il loro momento lo devono sfruttare. Chi entra adesso è capace di fare differenza e la squadra ne sta beneficiando. Noi in allenamento aiutiamo sempre e diamo anche le botte, eh!» rivela la giocatrice francese seppur con un sorriso da cui traspare l’importanza propedeutica della fisicità, non eccessiva, utilizzata in settimana.
A lei e alla squadra attualmente va piuttosto bene; le difficoltà sono sempre dietro l’angolo nella vita, sportiva e non, ma proprio per questo va vissuto il momento. «Nello sport sicuramente – conferma Antibe –, lì non guardo al futuro ma vivo il momento perché è un momento bello: abbiamo la fortuna di fare ciò che ci piace e va vissuto al 100%. C’è gente che per la passione di uno sport muore come è successo a Simoncelli. Nella vita è un po’ diverso, è normale, soprattutto per noi donne …». E giù una di quelle belle risate che riempiono.
Domenica intanto, al PalaCiti, c’è una sfida adrenalinica con la corazzata Taranto. Meglio di così …