Prima ufficiale sul nuovo diamante che mischia luci ed ombre
Il nuovo diamante dell’Aldo Notari ha avuto il suo battesimo ieri sera con la partita tra Giappone e Messico. Un impianto di bell’impatto visivo, moderno con tanto di lodge Vip al secondo piano, bar stile Mlb nel parterre, posti a sedere larghi. Vi sono anche delle ombre. Le prime sono in campo esterno: l’illuminazione poteva, anzi doveva, essere migliore specie all’esterno sinistro che gioca praticamente al buio (fatto segnalato da più di un addetto ai lavori). Il terreno è nuovo di zecca ma sembra “vissuto” abbondantemente: diversi punti rizollati, fortunatamente la maggior parte in territorio foul, e qualche nipponico che al primo sopralluogo in campo scuoteva un po’ la testa.
Fattore sicurezza. Pericolosamente, una pallina battuta in foul è passata tra la rete e la tettoia e per poco non centrava uno spettatore che non ha avuto la giusta prontezza di riflessi come quelli davanti a lui. A proposito di rete, troppo vicina la balaustra alla stessa: un’altra pallina sprizzata in foul ha battuto contro la parte superiore: se uno vi fosse stato appoggiato con la mano…..Ultima nota: pur essendo a metà settembre, dentro le stanze dove sono ubicati classificatori, speaker ed in futuro, forse, stampa, c’è un discreto caldo, figuriamoci in Giugno o Luglio. Questo perché l’esecutore del progetto, Arch. Longinotti lo stesso del bocciodromo/grattacielo di Via Lago Verde e della fontana di fronte alla Clubhouse della Rugby Parma transennata da mesi per una questione di sicurezza, ha previsto solamente una mini apertura dall’alto dei finestroni. Un rappresentante della Fibs ebbe già modo, ben prima ancora dell’inaugurazione, di evidenziarci la cosa: ora che abbiamo toccato con mano, non possiamo non essere d’accordo con le sue rimostranze. Difficile trovare del fresco in piena estate, ma almeno fare respirare la gente con la possibilità di aprire le finestre.
Ma veniamo a Giappone-Messico, una partita che ci si aspettava più combattuta; lo è stata per sei riprese poi i nipponici hanno preso il largo chiudendo con una vittoria per 9-3. Tre errori marchiani dei messicani, due agli esterni (uno graziato dal classificatore) che sono valsi arrivi in terza base che i giapponesi hanno poi tramutato in punti. Buona velocità da parte dei partenti mancini Oramas e Tanaka, decisamente più controllato il secondo, che tengono la gara sullo 0-0 fino al terzo. L’indecisione dell’esterno destro Presichi consente a Yamaoka di trasformare un singolo in triplo e battere a casa due punti e di segnare il terzo sulla successiva battuta in diamante. Tanaka comincia a calare al quarto e subisce tre valide ma un solo punto (Presichi su singolo di Valencia) perché Contreras si fa eliminare tra terza e casa sulla battuta in diamante. Dopo 5.1 esce Tanaka ed entra il “sottomarino” Yamanaka che al secondo lancio subisce un lunghissimo fuoricampo a sinistra di Soto per il 3-3. Pronta le replica giapponese che sul rilievo Acosta segna tre punti al cambio campo grazie anche ad un errore dell’esterno centro che buca la pallina. Il punteggio viene arrotondato all’ottavo sul side arm Castellanos colpito dal fuoricampo da tre del dh Ikebe. Okamoto chiude senza problemi. Al termine dell’incontro, tutti omaggiati con una lampadina a basso consumo.
Messico 000 012 000 – 3 bv8 e2
Giappone 000 303 03x – 9 bv13 e1