La parola d’ordine è continuità. Dentro e fuori il pianeta Parma lo pensano in tanti: può essere l’anno di Yann Karamoh. La stagione del rilancio o della definitiva espolsione, dipende dai punti di vista.
Fatto sta che con Liverani in panchina, e con Kulusevski alla Juventus, il francese sembra al centro del progetto crociato. Per capire quanto Liverani stia provando a rigenerarlo, nelle gambe e nella mente, basta dare un’occhiata ai numeri di questa stagione: 8 presenze, un gol e un assist. Ironia della sorte, ha saltato solo la sfida di San Siro contro la “sua” ex Inter (scelta tecnica). In pratica, ha giocato più della metà delle partite dello scorso campionato (14 presenze, un gol e un assist).
Un’altra storia, un altro inizio, senza gli infortuni e le bizze dello scorso anno. A 22 anni il futuro è tutto dalla sua parte.
Eppure nelle ultime uscite l’ex Inter non ha brillato, pur evidenziato segnali di crescita, nella condizione, nello stare in campo e nella voglia di sacrificio. Lui è uno dei motivi per cui Liverani ha deciso di puntare sul 4-3-3, il modulo più congeniale alle sue caratteristiche: due esterni offensivi che partono larghi e si accentrano (o viceversa) e una punta centrale di peso (Cornelious o Inglese). Insomma, la situazione ideale dove far esplodere il talento del ragazzo di Abidjan.
La gara di domenica col Benevento potrebbe essere un’altra importante opportunità per continuare il percorso intrapreso e magari tornare ad essere decisivo sotto porta, nell’ultimo passaggio e nei dribbling.
(Foto Parma Calcio 1913)