A Moletolo, ore 16, i gialloblù contro il Petrarca Padova che segue a -1. Trasferta ostica per i blucelesti contro il Prato degli ex.
QUI RUGBY PARMA. Rugby Parma-Petrarca Padova è stata spesso partita dai risvolti interessanti in chiave playoff o, in tempi andati, scudetto. Quella di domani non fa difetto ed anzi porta con sé risvolti ulteriormente interessanti. Sono due squadre pressoché speculari: a parte il discorso ridimensionamento che ha coinvolto parecchie squadre, le due avversarie odierne sono passate attraverso il cambio di presidenza ed il ringiovanimento della rosa. Più marcato quello patavino che ha attinto al proprio capiente e qualitativo serbatoio giovanile, con Ludovic Mercier a fare da chioccia. Il francese è stato nominato capitano ed è sempre il faro della squadra: se si spegne lui, i tutti neri sono meno pericolosi. Pur avendo un cammino comune in campionato, Padova segue ad un punto la coppia di testa Treviso-R.Parma, la differenza è la costanza di rendimento: i Tuttineri sono passati da un 36-3 subito (Treviso) ad uno rifilato (Venezia). Partita particolare per Alessandro Chillon: tornato nella squadra, della città, che lo ha “allevato”, il trequarti centro affronta i compagni delle ultime quattro stagioni. Contro il Gran, i gialloblù hanno approfittato dei molti errori avversari specie nei calci a scavalcare la prima linea difensiva, domani dovranno cercare qualche risposta in più dalle fasi d’attacco. Rientra Lewaravu dal primo minuto, agli assenti si aggiungono Ireland (ginocchio gonfio) e Tejeda (dieci giorni di stop). Padova è a secco nelle ultime tre sfide a Parma (due di campionato più la finale di Coppa Italia).
LE FORMAZIONI
XV Rugby Parma. Thrower; Robuschi, R.Pavan, Iannone, Mariani; Irving, Patelli; Vosawai, Minto, Soffredini; Lewaravu, Mandelli; Nebbett, Giazzon, Coletti.
XV Padova. Acuna; Spragg/Faggiotto, Bertetti, Ale. Chillon, Ricciardi; Mercier, Leonardi; Padrò, Galatro, Bezzati; Cavalieri, Fletcher; Chistolini, Gatto, Costa Repetto.
QUI GRAN PLUSVALORE. Per il Gran è già tempo di soffrire. Le due gare d’apertura avevano fatto ben sperare, ma le ultime due sono state di tenore diametralmente opposto. Mey e De Marigny devono far ritrovare organizzazione, possesso, fiducia. Quest’ultima la si può ritrovare con un risultato positivo in una trasferta assai insidiosa come quella di Prato dei tanti ex (da coach De Rossi a Villagra, a Wakarua, Galante e alla meteora, in bluceleste, Tempestini ritornato alla base). I toscani, alla prima assoluta nella massima serie, hanno una rosa di tutto riguardo fatta di giovani interessanti, il mediano di mischia Gori è stato chiamato da Mallett al raduno estivo, e di giocatori di qualità ed esperienza prelevati da Calvisano (Purll, Stanojevic, Treloar). Prato si sta connotando come squadra compatta ed utilitaristica. Poche mete fatte, ma anche poche subite con la battaglia tattica condotta dai piedi del grande ex Wakarua e Burton. De Marigny “si mette” in panchina, assenti Cigarini, problemi ad un braccio, e Vezzosi, ginocchio. Prato, assente Galante infortunato, ruota gli effettivi riproponendo capitan Villagra dall’inizio con coach De Rossi pure lui in panca come riserva.
LE FORMAZIONI
XV Gran. Castagnoli; Venditti, Orsi, Heymans, Onori; Gerber, Tebaldi; Dunbar, Cattina, Barbieri; Vella, Contini; Evans, Manici, Artal.
XV Prato. Wakarua; Mafi, Chiesa, Von Grumbkov, Tempestini; Burton, Villagra; Purll, Cristiano, Giacci; Treloar, Biagi; Narvaez, Giovanchelli, Poloni.