Vietato abbassare la guardia ma senza fare troppi drammi. E' questo il pensiero di Antonio Mirante, uno dei giocatori più in forma in questo inizio di stagione, non solo nel Parma.

Il portiere, ormai stabilmente nel giro della nazionale, lo dice convinto, anche per il fatto che, rispetto ad altre volte, nella gara contro la Roma, non è stato lui “il migliore in campo”. Il portiere 27enne si professa infatti convinto che siano tanti gli aspetti positivi su cui la squadra di Pasquale Marino può continuare a lavorare, come la difesa. “L’intesa cresce, e, a discapito della classifica, abbiamo una difesa organizzata, che sta lavorando bene. Non è infatti facile concedere poco o nulla a una grande, anche se in difficoltà, come la Roma, che anche domenica schierava tanti campioni, che noi siamo stati bravi a limitare – spiega Mirante, guardando anche al prossimo avversario, il Chievo, al contrario una “piccola” in grande forma – Non hanno l’assillo del risultato e possono esprimere al meglio il loro calcio. Il loro punto di forza, oltre a uno che segna tanto come Pellissier, è l’organizzazione di un gruppo affiatato da anni, a cui si aggiunge la mentalità portata dal loro allenatore Pioli. Anche a San Siro contro il Milan, dove hanno perso, hanno fatto una bella partita”.
Ma più del Chievo secondo mirante il vero nemico del Parma è … il Parma. “Dobbiamo avere la stessa mentalità mostrata contro Cesena e Roma, dove abbiamo confermato di avere tanti margini di miglioramento, e non guardare l’avversario – prosegue l’estremo difensore ducale – E’ presto per definire una partita decisiva. La classifica è corta e, facendo i debiti scongiuri, con una vittoria domenica si portano sotto 3-4 squadre”. Infine Mirante ha anche commentato le dichiarazioni del presidente Tommaso Ghirardi, che vorrebbe rivedere “compattezza” nella sua squadra. “Il presidente si riferisce al fatto che una vittoria ci farebbe ritrovare fiducia e ci sbloccherebbe. Perchè il Parma è in salute e di questo gruppo ci si può fidare sia tecnicamente che umanamente – ha concluso Mirante, che, in coda alla conferenza odierna ha anche detto la sua anche sul possibile sciopero dei calciatori – Ognuno tira l’acqua al suo mulino, ma la nostra posizione è giusta e sono pienamente d’accordo. Non so come finirà ma sono certo che con il buonsenso la questione sarà risolta”.