CESENATICO à¢â‚¬â€œ Commentando a caldo la gara di oggi scelgo senza dubbio di guardare il bicchiere mezzo pieno.

E’ stato bello correre da protagonista e stare per alcuni tratti davanti a tutti. Era la tattica programmata in mattinata con la squadra, anche se la speranza era quella di essere in due, io e Cunego, nel gruppo. Invece mi sono trovato da solo, e, anche se questi tipi di tragitto sono l’ideale per me, il punto più impegnativo era troppo lontano dal traguardo per provare a vincere. Peccato, ma va bene così. La partenza è stata difficile, e la fuga è iniziata dopo 60 km di battaglia, più o meno, una trentina in più di quanto accade di solito. L’unico rammarico è quello di non essere riusciti a creare un altro gruppetto di 6-7 corridori nelle salite più insidiose: io l’avrei fatto volentieri, gli altri del gruppo non erano d’accordo.

Alla fine ha vinto Belletti e, oltre che essere contento per lui in quanto italiano, personalmente non ho niente da obiettare sul suo successo. E’ andato forte sia in salita che in pianura, ed era motivatissimo, d’altra parte è “di casa” e conosce molto bene le strade. Io alla fine ho chiuso quattordicesimo, ma già arrivare prima di gente come Bertogliati e Grivko, più veloci di me, è una bella soddisfazione. Come è bello correre da protagonisti nella gara “di Marco Pantani”. Credo che i pensieri di tutti i corridori oggi siano andati almeno una volta al “pirata”.

Un’altra nota positiva è stata il bel tempo. Dopo un tratto di pioggia tra il 30′ e il 50′ km, ad Ancona, infatti la temperatura era ottima, attorno ai 20 gradi. Una temperatura ideale. A un certo punto mentre ero in testa mi ha affiancato un tifoso vestito da uomo ragno… Non mi ha dato fastidio, capita spesso nel ciclismo di incontrare tifosi eccentrici. Mi ha dato più noia in salita quando un altro tifoso mi ha lanciato una borracciata di acqua fredda, che magari farebbe comodo quando ci sono 30 gradi ma oggi è stata solo fastidiosa.

Anche domani siamo attesi da una corsa pesante, in particolare nel tratto del Monte Grappa, sulla quale punteranno soprattutto i corridori “di classifica”. Vedremo. Noi ci siamo e cercheremo di toglierci delle belle soddisfazioni. In attesa di lunedì, quando avremo un giorno di meritato riposo.

13a tappa: Belletti vince sulle strade di casa la tappa dedicata a Pantani

Una fuga partita al km 62 con 17 corridori che vede protagonista il nostro Marco Marzano (alla fine quattordicesimo con 5’27”46), spesso a tirare davanti a tutti soprattutto nei tratti in salita, porta all’arrivo un gruppetto ristretto di atleti. La volatina viene vinta da Manuel Belletti (5’27”12) della Colnago, bravo a emergere nel finale nonostante la ripetruta serie di attacchi che si sono sviluppati tra i fuggitivi. Visibilmente emozionato il vincitore, romagnolo doc, davanti ai suoi tifosi sul traguardo di Cesenatico. Richie Porte conserva la rosa, in classifica generale cambia molto poco.

14a tappa: Ferrara-Asolo (205 km)

La salita del Monte Grappa, 19 chilometri con punte di pendenza del 14 per cento, caratterizza la prima di due tappe dure e impegnative che precedono la seconda e ultima giornata di riposo prima delle ultime sei frazioni che decideranno il Giro. La prima parte della tappa è pianeggiante, fino al primo dei due passaggi sul traguardo di Asolo dopo 122 km. Nella seconda parte la salita del Monte Grappa (GpM a m 1675 al km 164), poi la discesa e l’ultimo tratto pianeggiante fino all’arrivo. Il rettilineo di arrivo è ampio e lungo 600 metri.

La classifica generale dopo la 10a tappa

1 PORTE Richie AUS SAX 56:20:56
2 ARROYO DURAN David ESP GCE 56:22:38
3 KISERLOVSKI Robert CRO LIQ 56:22:52
4 TONDO VOLPINI Xavier ESP CTT 56:24:50
5 AGNOLI Valerio ITA LIQ 56:25:37
6 EFIMKIN Alexander RUS ALM 56:26:12
7 GERDEMANN Linus GER MRM 56:26:30
8 SASTRE CANDIL Carlos ESP CTT 56:28:05
9 DIDIER Laurent LUX SAX 56:28:20
10 WIGGINS Bradley GBR SKY 56:29:10
110 MARZANO Marco ITA LAM 57:57:41