PORTO RECANATI. E' stata una giornata nervosa, caratterizzata dalla lite tra il nostro Righi e il campione del mondo Evans. Sono cose che possono succedere nel ciclismo, solo che il Giro d'Italia ha una grande risonanza mediatica …
… e tutto viene amplificato. Secondo me questa storia dovrebbe chiudersi con un ammonizione ad entrambe i corridori, d’altronde Brighi è veramente un bravo ragazzo. Magari domani mattina chiederanno scusa e faranno la pace. Il motivo della lite? Troppo nervosismo, e poi Evans era rimasto da solo nel gruppo degli inseguitori… Comunque, è arrivata la prima vittoria italiana con Pozzato, peccato per il nostro capitano Damiano Cunego, che alla fine è arrivato tra i primi dieci. A fine gara ho parlato con lui e mi ha detto che ha sbagliato l’impostazione della volata. Per quanto mi riguarda, la condizione è buona, ma anche oggi ho cercato di risparmiare energie in vista dei tapponi finali; non aveva senso stare in testa al gruppo, c’era poco spazio. Domani arriviamo a casa Pantani e fa un certo effetto; credo che sia un’altra tappa per Pozzato e comunque prevede un arrivo in volata; oggi Pozzato ha dimostrato di avere gamba e di essere in gran forma. Con l’arrivo del sole è tornata la serenità all’interno del gruppo tant’è che oggi abbiamo chiacchierato per 20/30 chilometri. E’ stato molto rilassante, con il mare a fare da sfondo.
Marco Marzano
LA TAPPA DI OGGI: VINCE POZZATO, PRIMO SUCCESSO ITALIANO
Arriva alla 12a tappa il primo successo italiano di questo giro firmata dal Campione italiano Filippo Pozzato che si è imposto in volata su un gruppetto di dieci corridori avvantaggiatosi sul gruppo nell’ultimo tratto della tappa. Un gruppetto formato da tutti gli uomini di classifica con Basso, Cunego, Vinokourov, Garzelli, Scarponi, Pozzato e Nibali; i big, escluso Evans, sorpresi ieri dalla “fuga bidone” e desiderosi di riscatto e di recupero nella classifica generale. Nel gruppetto di testa anche Basso, Nibali, Cunego, Scarponi e Vinokourov, ma non Evans rimasto da solo nel gruppo inseguitori. Il campione del mondo, molto nervoso, ha avuto anche un vivace battibecco con Mazzanti, poi ha spintonato Righi che ha reagito. La giuria potrebbe prendere provvedimenti.
La tappa aveva registrato la fuga di tre corridori, Flens, Krivstov e Kaisen, partiti al km 18 e ripresi prima dell’ultima salita, dove si sono accese le schermaglie tra i candidati alla vittoria finale. Pochi comunque i secondi guadagnati nei confronti di Richie Porte che rimane saldamente in maglia rosa.
13a tappa, Porto Recanati – Cesenatico, 223 km
I primi 125 km di questa frazione mista sono pressochè pianeggianti, poi, passato Rimini il percorso si snoda nella Valmarecchia per raggiungere i due GpM di giornata. Il primo a Perticara (m 665) con una salita ripida nella prima parte e meno dura nella seconda. Dopo lo scollinamento i corridori affronteranno una discesa molto tecnica, interrotta da due strappi, fino a Mercato Saraceno; dove inizia la salita del secondo GpM, il Barbotto (m 514) con pendenze importanti, oltre il 10 per cento nell’ultimo km. Poi gli ultimi 30 km quasi tutti in discesa con passaggi molto tecnici e impegnativi fino a Cesenatico dove l’arrivo è posto su un rettilineo di oltre 1000 metri su un vialone largo.