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Calcio Serie A

Parma-Roma è a rischio: Noi consumatori diffida l'Osservatorio

Parma-Roma è a rischio: Noi consumatori diffida l'Osservatorio

Noi non scherziamo". Dopo aver anticipato l'ipotesi di una class action contro il Casms nei giorni scorsi a causa dell'apertura del Tardini a un numero di tifosi della Roma (che cresce ogni giorno di più) per la partita di domani pomeriggio, il comitato locale di "Noi Consumatori" è passato dalle parole ai fatti ai fatti.

All’indomani dell’incontro, il presidente della sezione parmigiana dell’associazione Filippo Greci ha infatti inviato (oggi alle 11,45 circa), a mezzo fax una lettera di diffida all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e al già citato Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive annunciando che in caso di incidenti si passerà alle vie legali. “E’ la prima volta che in Italia si decide di attuare un’azione di questo tipo – spiega Greci – Noi abbiamo deciso di farla perché riteniamo che non sia giusto. Al contrario di quanto stabilito dall’Osservatorio Parma-Roma è una partita ad alto rischio incidenti e permettere a una tifoseria che in passato a Parma ha già creato problemi, tra accoltellamenti, risse e danni, è una decisione che ci lascia molto perplessi. A maggior ragione considerando che alle tifoserie di Lazio e Genoa, che a Parma hanno creato ben meno problemi, le porte erano state chiuse”. Il motivo dell’intervento è stato determinato dalle tante lamentele arrivate in associazione da residenti nella zona che non si sentono sicuri. “Vista l’importanza che ha per la squadra questo incontro, i tifosi romanisti arriveranno in massa, ben più del numero di 5500 a cui lo stadio è aperto, e non entreranno di certo tutti, con le potenziali conseguenze del caso – prosegue Greci – Decidere di giocare a porte chiuse avrebbe penalizzato i tifosi del Parma, ma anche reso il pomeriggio più sicuro. Mi auguro che non accada nulla, ovviamente, ma al minimo incidente, anche solo la rottura di un vaso di fiori, che sarà provocato in città, è garantito che passeremo alle vie legali, considerando l’Osservatorio come primo responsabile. Il presidente nazionale Angelo Pisani ci ha peraltro fatto sapere che avremo il suo massimo sostegno”.

Di seguito il testo integrale della la lettera inviata dalla sezione di Parma di Noi Consumatori a Osservatorio e Cams.

“II sottoscritto Dott. Filippo Greci, in qualità di Presidente dell’Associazione “Noi Consumatori-Sezione Provinciale di Parma”, formula la presente per contestare le Vs. determinazioni sui profili di rischio della partita di calcio meglio individuata in oggetto. Da quanto desunto dagli organi di stampa è dato rilevare che, l’Osservatorio Nazionale sulle ManifestazioniSportive ed il Casms esprimevano dopo il derby Roma-Lazio u.s., un parere conciliante tanto da non adottare esemplari misure restrittive né imporre ildivieto di trasferta per i sostenitori delle squadre romane, nonostante i gravissimi disordini, incidenti e danneggiamenti verificatosi fuori dallo stadio Olimpico. La partita di calcio in programma sabato 1 maggio p.v. presso lo stadio Tardini, stadio giova ricordarlo, collocato nel centro della città di Parma, vedrà la trasferta e lo spostamento per le vie cittadine di migliaia di tifosi “giallorossi” , ed è già avvertita dai media locali e dalla cittadinanza tutta, contrariamente da quanto da Voi sostenuto come si evince dalla Vostra relazione consueta datata 21 aprile 2010 , ad altissimo rischio in un clima di pesante tensione per l’importanza che la competizione sportiva riveste nell’ambito del corrente campionato. La misura da Voi predisposta per limitare il numero degli accessi a 5.500 unità per i soli tifosi romanisti si appalesa inadatta ed assolutamente inidonea a scongiurare possibili incidenti, danneggiamenti ed episodi di violenza anche in considerazione nono solo della circostanza non trascurabile che le tifoserie dovranno transitare per il centro cittadino, ma anche che tantissimi supporters giallorossi, e’ dato prevedibile, arriveranno senza biglietto nella speranza di poter comunque accedere all’impianto sportivo già di per se’ di dimensioni alquanto ridotte. Per quanto sopra esposto, si rileva, dunque, la necessità di una immediata rivalutazione del rischio da parte Vostra con l’adozione e la prescrizione di opportune modalità per far assistere ai tifosi l’avvenimento sportivo, senza trascurare l’eventualità di far svolgere l’incontro sportivo a porte chiuse, dato che non e’ mai troppo tardi, quando si tratta di sicurezza ed incolumità’ pubbliche, prendere decisioni anche “draconiane” ed impopolari, ma che potrebbero rivelarsi quanto maiazzeccate. Si auspica vivamente, a questo punto, a che siano gli stessi ultras giallorossi ad isolare eventuali teppisti al seguito, personaggi che sono completamente estranei al sano tifo sportivo della stragrande maggioranza dei medesimi e che quindi la partita di calcio si risolva alla fine in una bellissima ed esemplare giornata di sport, grazie anche alla sensibilizzazione mediatìca e non che vi e’ stata attorno alla vicenda. Alla luce di tutto quanto sopra esposto, ci vedremo costretti, nostro malgrado, a ritenervi responsabili nel malaugurato caso di eventuali incidenti, danneggiamenti e disordini che si dovessero verificare in costanza della manifestazione sportiva di cui all’oggetto in quanto ascrivibili esclusivamente alla Vs. mancata adozione di adeguate misure di prevenzione per la sicurezzadei tifosi e dei cittadini”.

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