Questo pomeriggio alle 17 a Collecchio inizia la preparazione precampionato del Parma Calcio 1913. Ieri le visite mediche tra il Poliambulatorio Gemini e lo Studio Radiologia Pasta al mattino; nel pomeriggio test atletici specifici. Renzo Casellato, coordinatore della preparazione atletica, ha spiegato, in una intervista rilasciata al sito ufficiale della società, la filosofia di lavoro dello staff del Parma Calcio 1913:
“Il test svolto oggi è stato l’High-intensity intermittent (HIT), sviluppato dal centro studi Mapei. E’ una prova che ci consente di valutare la risposta fisiologica dell’atleta all’esercizio intermittente ad alta intensità. Lo riteniamo interessante. Al termine, sono stati misurati i parametri del lattato ed è stata verificata la ‘scala di Borg’, che indica la percezione soggettiva della fatica. Sono elementi che ci servono per capire alcune caratteristiche dei singoli calciatori. Ovviamente ai test va dato il giusto valore. Servono per oggettivare alcune situazioni e per verificare nel tempo l’evoluzione di questi parametri. L’ambizione è riuscire a pianificare un programma specifico per ogni atleta da realizzare durante la stagione. L’idea della seconda parte della preparazione a Pinzolo, in Trentino, è per consentire di creare lo spirito di gruppo e di conoscersi, tramite il lavoro, ma non solo, stando insieme e a contatto praticamente ventiquattro ore su ventiquattro. Vogliamo raccogliere molti dati, per interpretarli, leggerli. Questo è il mio compito. In generale bisogna cercare di avere continuità di rendimento e meno infortuni, per avere un gruppo il più omogeneo possibile. La stagione è lunga. Domani faremo un altro test estremamente utile. Non sarà un test di campo. E’ una bioimpedenza particolare, che valuta la composizione corporea con una strumentazione speciale, in grado di fornire alcune informazioni che fino a qualche tempo fa non era possibile avere in tempi veloci. Dall’incrocio dei dati ricavati dal test odierno e da quello di domani, con altri che arriveranno da altri lavori su cui ci concentreremo nei prossimi giorni, cercheremo di capire se ci sono degli obiettivi da consolidare, perché è lontano dalle competizioni che si agisce sulle problematiche da recuperare. Lavoreremo molto, poi, sulla velocità. E’ un nostro indirizzo. Ci sarà molto utile, per questo aspetto, la competenza specifica del nostro preparatore atletico Paolo Giordani, applicando esercizi tipici del velocista. Lo scopo è condizionare gli atleti a muoversi meglio. Per i lavori di resistenza, non ci focalizzeremo molto sulle corse lunghe, se non in qualche caso. Inseriremo presto la palla come mezzo di allenamento”.