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Parma Calcio

IL COMMENTO: le solite difficoltà iniziali, poi Corapi spiana la strada al nono successo stagionale

IL COMMENTO: le solite difficoltà iniziali, poi Corapi spiana la strada al nono successo stagionale

Le solite difficoltà iniziali, un groviglio di fili da sbrogliare, poi il Parma si sblocca grazie ad una punizione di Corapi ad una manciata di secondi dall’intervallo, e la partita diventa una discesa “facile” da percorrere. I crociati vincono 3-1, dopo un primo tempo bloccato, come ormai capita sempre più spesso, con il giro palla lento e prevedibile. Il gol di Corapi, l’apertura di nuovi spazi nella fitta difesa del Legnago, il diagonale di Melandri (dopo un sinistro dello stesso giocatore terminato sul palo) e la puntata di Musetti, chiudono una gara che il Parma doveva vincere per forza. Le attenuanti delle assenza (Longobardi, Ricci, Guazzo, Cacioli, Messina, Sowe e Zommers) hanno retto fino ad un certo punto, perché quella del Parma è una rosa ampia e ben assortita, la conferma arriva dalle buone prestazioni di Benassi (poi infortunatosi), dal dinamismo e dalla vena ispiratrice di Lauria, oltre che dalla consueta solidità di capitan Lucarelli.
La rete di Broso al 41′ st è la terza subita in questa stagione, la prima su azione. E’ l’unica nota stonata di un mercoledì assurdo (che senso ha giocare alle 14,30?) anche se la tifoseria gialloblù ha risposto, come sempre, con grande partecipazione. Gli applausi finali hanno sottolineato la prova di carattere e la caparbietà di un Parma che comincia a capire i propri errori e a evitare certe distrazioni, compresa la poca pazienza nello scardinare le difese altrui. Questo, però, è avvenuto solo nella ripresa, dopo i soliti 45 minuti di impazienza e frettolosità. La maturità si acquisisce strada facendo, oggi il Parma ha fatto un bel passo in avanti. Ora sotto con il San Marino (si giocherà in Romagna, esattamente a Santarcangelo. E’ ufficiale), un duro banco di prova. Mancheranno ancora Guazzo (squalificato) e Longobardi (3-4 mesi di stop), ma la strada intrapresa è quella giusta, in attesa che qualcuno diventi (o arrivi dal mercato) un ariete da area di rigore, l’unica vera mancanza del Parma attuale. Una squadra che gioca, comanda e produce, ma fatica a concretizzare.

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