Le strategie di Tommaso Ghirardi per “liberarsi” del Parma seguono diverse strade: banche, ambienti finanziari, ma anche soluzioni “tampone” ma di sicuro affidamento come quella che porta a Luca Baraldi. L’ex direttore generale del Parma, uno dei protagonisti del piano “salva Parma”, subito dopo il crac Parmalat, è stato contattato la scorsa settimana dai legali del club crociato per occuparsi di questa delicata fase di transizione, in attesa che si concretizzi il passaggio di proprietà. Baraldi gode di ampia fiducia, su tutti i fronti (tifoseria e imprenditoria), ma il compito che dovrebbe ricoprire nel Parma (consulente esterno) non è semplice anche e soprattutto a causa delle difficilissima situazione finanziaria in cui si trova l’attuale proprietà, oltre ai punti di penalizzazione che arriveranno nei prossimi mesi, che renderanno ancora più complicato il raggiungimento della salvezza. Per Baraldi il rischio sarebbe quello di perdere la fiducia e la stima conquistata negli anni a Parma e nel mondo dello sport, tant’è che in queste ore l’ex dirigente crociato è impegnato, sempre in qualità di consulente, nella cessione della Fortitudo Basket ad una cordata di imprenditori italiani ed esteri (Carlton Myers è stato indicato come il futuro presidente) con interessi anche nel mondo del calcio (Paris Saint Germain).
Baraldi resta un grande tifoso del Parma, oltre che un ex dirigente, ma in questi casi i sentimentalismi vanno lasciati da parte, anche perché il presente del Parma è ben diverso dalle sue precedenti esperienze.
La pista Parma-Baraldi, dunque, è difficile e complicata, sebbene i contatti con Ghirardi e i suoi legali ci siano stati realmente. L’ex dirigente gialloblù non sembra intenzionato a cedere alle avance di Ghirardi, anche se “mai dire mai”. Magari in futuro porterà un nuovo compratore!